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Le caratteristiche delle carte da gioco italiane e sarde

L'origine delle carte da gioco, come alcune fonti storiche ci riferiscono, vanno ricercate in Cina, intorno al X secolo d.C.

Mazzi inizialmente composti da 3 semi diversi con una numerazione che andava da 2 a 9, le carte venivano chiamate “Carte Moneta”. In Europa le prime carte da gioco risalgono a metà del 1400, dove con il Mazzo di Stoccarda abbiamo il mazzo di carte più antico della storia Europea.

Nella nostra bella penisola non mancano certo tradizioni importanti collegate al gioco delle carte, da Nord a Sud, ogni regione italiana è collegata a tali giochi, con differenze peculiari tra di loro, a seconda della storia passata e al contatto con civiltà straniere. Nel nostro paese, a seconda della dominazione straniera, possiamo dividere le carte italiane in due gruppi, uno di derivazione spagnola con semi come spade, denari, coppe e bastoni, un altro di derivazione francese, con semi come picche, quadri, fiori e cuori, come le carte che vengono utilizzate nelle sale da gioco o sul web, ad esempio nel casinò in modalità live disponibile online. Ci sono inoltre altri tipi di mazzi che hanno derivazioni tedesche e molte sono le varianti regionali presenti in tutta Italia.

Le carte da gioco più diffuse nel territorio italiano sono quelle di origine spagnola, che vengono utilizzate per giochi come sette e mezzo, briscola o scopa. Primato per la diffusione sul territorio spetta alle carte napoletane, che vengono utilizzate in molte regioni  dalla Puglia all'Abruzzo, mentre le piacentine sono utilizzate principalmente nel centro nord, dal Lazio alla Lombardia. Le carte da gioco di origine francese sono principalmente sviluppate nel nord Italia, attraverso le varianti piemontesi, genovesi, fiorentine e lombarde, mentre le carte da gioco tedesche sono principalmente utilizzate a Bolzano e relativi comuni adiacenti, ed hanno semi totalmente differenti rispetto alle altre carte da gioco utilizzate in Italia, come foglie, ghiande, campane e il seme del cuore che compare anche in quelle di origini francesi, unica analogia. Il mazzo di carte di origini tedesche è composto da 36 carte anziché 40 come nelle carte di derivazione spagnola. Troviamo poi le carte da gioco utilizzate in Sicilia, la loro caratteristica è quella di essere più piccole rispetto alle altre presenti nel territorio italiano, e con disegni più semplici.

Esistono poi delle varianti meno presenti ma comunque diffuse come le carte da gioco trentine, bresciane e le carte da gioco sarde, con mazzi che in alcuni casi sono composti da 52 carte, e vengono utilizzati per giochi tradizionali locali, collegati al mondo delle carte da gioco esistono poi tornei paralleli come ad esempio i campionati di memoria. L’ultimo campionato del mondo di memoria, svoltosi recentemente in Italia, ha visto un nostro connazionale primeggiare su tutti.  L'influenza spagnola nei mazzi delle carte sarde è molto accentuata, il mazzo è composto da 40 carte e i semi sono 4, i bastos che sono i bastoni, gli oros i denari, le ispadas le spade e le cuppas sono le coppe. Come le carte spagnole le carte da gioco sarde presentano due piccoli indici, che sono riportati sulle carte numerali da 1 a 7, invece sulle figure, l'indice riporta il numero 10,11 e 12. Famoso è il gioco della Mariglia, una sorta di bridge sardo, molto diffuso nel centro sud dell'isola, specialmente a Sassari, si gioca in quattro persone dove due coppie di giocatori si sfidano, il mazzo, come da tradizione spagnola è composto da 40 carte.

Foto | Alfonso Pierantonio su Flickr

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