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Al via Scorci di Gallura, progetto di una blogger di viaggi

Una finestra sul Nord Sardegna aperta da Veronica Crocitti, travel blogger che cura il sito Scorci del mondo e che questa estate si è dedicata a luoghi come Golfo Aranci, Arzachena e La Maddalena.

Di Roberto Rossi

Chi ama viaggiare sicuramente conosce Scorci del mondo e, di conseguenza, la sua anima: Veronica Crocitti. Lei è giornalista impegnata su vari fronti, tra i quali quello della politica e vive da vicino le vicende del belpaese anche dall'interno delle stanze del Parlamento e della Camera. Veronica divide il suo tempo tra questo incarico e la sua passione per il viaggio e, per questo, ha dato vita ad uno dei blog più interessanti e visitati nel panorama del turismo nazionale, noto appunto con il nome di scorci del mondo.
Dinamica e propositiva, Veronica Crocitti ha un seguito di sponsor e partner pronti a seguirla e sostenerla nei suoi viaggi che la portano dalla sua amata Sicilia in giro per tutti i continenti, dall'Europa all'Asia, attraverso le Americhe e, a breve, l'Africa e l'Oceania.
Veronica è però attenta anche all'evoluzione e alle varie dinamiche che muovono i flussi turistici, agli eventi e alle situazioni che entrano nel mercato di questa economia che rappresenta, per il nostro paese, oltre il 13% del PIL nazionale.
Ed in virtù di questa considerazione ha voluto dedicare un progetto specifico al territorio nazionale, ed in particolare alla nostra isola, fortemente toccata dalla recente pandemia che ha dimezzato numeri e presenze, mettendo a dura prova il mondo imprenditoriale della Sardegna e l'ampio indotto che deriva da questo mercato.

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Con Scorci di Gallura – parte prima Veronica ha aperto questa finestra sul nord Sardegna, partendo da Olbia per giungere a Santa Teresa Gallura, in un itinerario che ha interessato le località di Golfo AranciArzachena con la Costa SmeraldaLuogosanto per un excursus nell'entroterra, PalauLa Maddalena chiudendo, appunto, con Santa Teresa Gallura.
Ho incontrato Veronica in una delle uscite nei suoi giorni in terra gallurese, a bordo della barca di Charter Sardinia, in giro per l'Arcipelago de La Maddalena.
In quest'intervista, attraverso alcune domande, conosciamo Veronica Crocitti e il suo progetto Scorci di Gallura.

 Viaggiare il mondo in solitaria: cosa porta? e cosa dicono a casa?

Inizio dalla seconda domanda, che è la più semplice dato che a casa ormai non dicono più nulla, si sono ampiamente abituati! A parte gli scherzi. A casa hanno ormai compreso che questo è il mio lavoro e che io cerco sempre e comunque di mantenere un alto grado di sicurezza. Certo, gli imprevisti esistono, così nei viaggi così in tutti gli ambiti della vita. L’importante è essere sempre coscienziosi e mantenere, per quanto possibile, un basso livello di rischio. Viaggiare in solitaria mi ha permesso di scoprire me stessa, ancor prima di scoprire il mondo, e questo è un regalo che ognuno di noi dovrebbe concedersi almeno una volta nella vita. Si esce dalla propria zona di comfort e si realizza che, in verità, siamo molto più forti di quanto credevamo di essere. Si parte con un bagaglio vuoto e, pian piano, lo si riempie di emozioni sconosciute. Si è più disposti a conoscere l’altro, gli altri, e ad aprire la mente. Certi viaggi vanno fatti in compagnia, e certi altri da soli, che tanto, in fondo, non si è mai davvero soli.

Dalla Sicilia alla Sardegna: le isole hanno qualcosa in più? cosa le accomuna?

Dico sempre che il mio cuore ha la forma della Sicilia e che non potrei vivere senza il mare. In Sardegna ho trovato la sorella della mia Trinacria, ed è stato semplicemente bellissimo. Le isole, in generale, sembrano essere accomunate da fattori quali popoli orgogliosi delle proprie radici, dialetti fieri, accoglienza sentita e familiare. Le isole hanno questo contrasto bellissimo che è l’essere chiuse, inaccessibili, isolate appunto, e, al contempo, aperte, generose e calorose come non mai. Ho scelto di vivere su un’isola, e un po’ isola mi sento anche io.

Che esperienza è stata questa della Gallura? e quale collaborazione ha trovato sul posto?

E’ stata un’esperienza che ripeterei altre mille volte, e sono sicura che per altre mille volte scoprirei qualcosa di nuovo in questa Gallura che davvero ha tantissimo da offrire. Ho realizzato il mio itinerario #ScorciDiGallura grazie al supporto e al sostegno dell’Associazione Gallura Turismo, con tutti i suoi fantastici associati, e di alcuni partner che hanno creduto in me e nel progetto quali DATSpirits BoutiqueMacchia MediterraneaThe Pelican Beach Resort e Only Sardinia. Ho trovato un’accoglienza meravigliosa e una terra ricca di storia, cultura e arte. Una Sardegna inaspettata, lontano dai più battuti itinerari di massa, e per questo ancor più vera e inedita. Consiglio a tutti di venire in Gallura e guardarla con occhi diversi, di non soffermarsi sulle meraviglie della Costa Smeralda, ma di cercare al suo interno, che è grande e sa come stupire.

 Infine la domanda delle cento pistole: posto che la Sardegna e la Gallura vive di turismo poco più di due mesi l'anno, a tuo parere cosa manca a questa terra perché diventi meta turistica per un periodo più lungo?

Tutti conoscono la Sardegna per le spiagge bianchissime e il mare da favola. Ed è giusto che sia così, perché davvero le acque azzurre della Sardinia non hanno nulla da invidiare a quelle delle Maldive o dei Caraibi. Però la Sardegna è anche tanto altro. Ho avuto modo di scoprire percorsi trekking e sentieri naturalistici di infinita bellezza, così come siti archeologici e “pezzi” di storia che nulla hanno a che vedere con il mare e con la stagione meramente estiva. Le tombe dei giganti hanno un fascino indescrivibile, così come tutto ciò che ruota attorno alla cultura nuragica. Mi hanno detto che il popolo sardo non nasce come popolo di mare bensì come popolo di terra. E’ quello il valore aggiunto su cui punterei per far sì che la stagione turistica non si limiti ai due mesi estivi. Credo sia normale che il turista d’estate cerchi il mare, ma sarebbe bello che gli si desse l’opportunità di tornare in autunno o in inverno per vedere altro, per vivere la vera essenza di questa isola. Che, ripeto, è eclettica e sa come farsi amare.

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