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Creta e Rodi, fuori dal labirinto

Esplorare queste isole greche è come fare un tuffo nella storia: un’avventura indimenticabile tra meraviglie naturali e luoghi da leggenda.

Esplorare queste isole greche è come fare un tuffo nella storia: un’avventura indimenticabile tra meraviglie naturali e luoghi da leggenda “C'è una terra nel mezzo del mare scuro come il vino, Creta, fertile e bella...”. Così appariva, nell'Odissea, la più maestosa delle isole greche, la stessa che ospitò l'infanzia di Zeus sulle pendici del monte Ida.

E così appare oggi a chi la guarda, magnifica e florida come nei versi di Omero. Molte epoche sono trascorse e numerosi popoli l'hanno abitata, alcuni lasciando tracce immortali, ancora visibili a dispetto del tempo. Perla fiorente del commercio marittimo, centro di spicco del Mediterraneo Orientale, è stata preda di greci e bizantini, di musulmani andalusi e di turchi ottomani, ceduta da Marco Antonio all'amante Cleopatra e conquistata dalla Serenissima durante le Crociate.

Eppure è impossibile nominare Creta senza evocarne il mito più antico, quello di Dedalo e del suo labirinto, del Minotauro che vi fu nascosto e del figlio Icaro che osò volare. Leggende, naturalmente, che però celano frammenti di Storia, come i resti del Palazzo di Knossos riportati alla luce dagli scavi di Arthur Evans.

Ma cosa ha da offrire la Creta odierna al di là di un tuffo nel passato minoico? Tanto per cominciare un paesaggio mozzafiato, che dalle finissime spiagge del Nord si impenna tra folte alture boscose, fino a scendere nelle scogliere delle coste meridionali. Raggiungere i litorali a volte è un'avventura. Come Balos dal mare cobalto, che si apre incantevole allo sguardo dopo un percorso a piedi attraverso la montagna. Qui nidificano i gabbiani e le onde brillano ai raggi del sole nei toni dello smeraldo e del turchese. Chi, al ritorno, ci lascerà il cuore potrà consolarsi con Elafonissi, dalla sabbia bianca sfumata di rosa, o con l'incredibile foresta di palme della spiaggia di Vai, per poi cimentarsi con fare spavaldo nella discesa tra le Gole di Samaria. Numerosi traghetti giornalieri ampliano il raggio delle escursioni alle vicine isole di Chrissi e Spinalonga. La prima vanta spiagge caraibiche, circondate da cedri e acque cristalline, la seconda una storica fortezza e l'inquietante soprannome di “isola dei morti viventi”, per i suoi trascorsi da lebbrosario durante il periodo veneziano.

Spingendosi oltre, alla volta dell'Est, ecco Rodi dalle molte anime. Quella antica delle acropoli, come la bianca Lindos che si affaccia sull'arcipelago da una rocca di 116 metri, o l'acropoli di Kamiros, costruita attorno al Tempio di Atena. Quella medievale dei Cavalieri, con i castelli trecenteschi e i cortili della Città Vecchia, circondati da edifici perfettamente conservati. Quella delle farfalle di Petaloudes, la “valle incantata” dove esse si posano attratte dagli alberi di liquidambra, e delle api del Bee Museum, con mille varianti di miele squisito. Infine, l'anima notturna, che ha reso l'isola la meta ideale per chi ama la musica e il pub crawl, tra locali aperti fino al mattino e dj provenienti da tutto il mondo.

Ma, se immergendovi nella modernità, aveste nostalgia di un'atmosfera mitica, sappiate che Rodi nacque dalla passione del dio Apollo per la ninfa Rodha, figlia di Poseidone e della dea Afrodite. Dunque dal Sole, dal Mare e dall'Amore.


Via col vento
A mezz'ora di auto da Agios Nikolaos, nella provincia del Lassithi, si estende uno splendido altipiano. Qui, immersi nella quiete dei suoi 900 metri di altitudine, fioriscono circa 20 villaggi e una valle rigogliosa, coltivata a mandorli, ortaggi e alberi da frutto. L'irrigazione dei campi è garantita da ben 10.000 mulini a vento sparsi sul territorio, tra i quali è possibile scorgere i resti delle torri più antiche. L'intero panorama è uno spettacolo da non perdere, lontano dalle mete affollate dei grandi centri.


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