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Vino in Sardegna, si profila annata ottima: produzione +15%

Stato di grazia per il vermentino, lo dice il report in Assoenologi che contiene le previsioni sulla produzione dell’autunno 2022.

In Sardegna la qualità del vino di quest'annata si prospetta ottima, secondo il report sulle previsioni della vendemmia 2022, curato da Assoenologi, Unione Italiani Vini (Uiv) e Ismea. La produzione di vino e mosto si stima pari a 515 mila ettolitri, superiore del 15% rispetto a quella del 2021, quando si arrivò a 449 mila ettolitri. Si prevede "un'ottima raccolta sia per le uve bianche sia per le uve rosse, con consistente aumento in particolare delle uve Vermentino", pronostica il rapporto nella parte che riguarda la Sardegna.

"La produzione indicativamente dovrebbe riallinearsi con un'annata media, con un aumento rispetto allo scorso anno dovuto principalmente alla mancata perdita del vermentino. L'ottimale stato qualitativo e sanitario delle uve fa presupporre l'ottenimento di vini di ottima qualità con punte di eccellenza su tutte le varietà e tipologie, dagli spumanti ai bianchi freschi e fruttati, passando per i rosati, per i rossi di medio e lungo invecchiamento, i grandi passiti ed i vini a carattere ossidativo".

Nonostante l'estate siccitosa, i vitigni della Sardegna hanno beneficiato delle abbondanti riserve d'acqua accumulate in autunno, che l'anno scorso è stato particolarmente piovoso, e fino a luglio non sono apparse in sofferenza.  Lo stato fitosanitario - si legge nel report – è da considerarsi positivo, grazie anche alle alte temperature che da metà maggio hanno bloccato i primi focolai di peronospera e qualche caso sporadico di oidio. Il caldo ha ridotto anche l'attività di insetti, come la tignoletta e la cicalina.

"Tutte le uve mostrano un'ottima qualità, sia le varietà a bacca bianca precoci come il moscato e le varietà internazionali come lo Chardonnay e il Sauvignon, sia varietà tradizionali come il Nasco, la malvasia il Nuragus il Torbato", pronostica il rapporto Assoenologi-Uiv-Ismea. "Il Vermentino si mostra in un uno stato di grazia sia in termini di qualità che di quantità spostando la bilancia della quantità prodotta nell'intera isola". "In linea generale, e in particolar modo nei vigneti irrigui, tutte le uve sono perfettamente sane, con buon equilibrio acidi-zuccheri e buona intensità aromatica, decisamente superiore allo scorso anno", evidenzia il report. "Per quanto riguarda le uve a bacca rossa, si confermano l'ottimo stato sanitario e l'alta qualità delle uve sia per i vitigni tradizionali più diffusi come il Cannonau, il Carignano ed il Monica, sia per i cosiddetti vitigni minori come il Cagnulari e il Nieddera".

Foto: Pixabay | CC0 Public Domain

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