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Sicurezza alimentare: etichetta nutrizionale sui cibi sardi

  • Scritto da Effe_Pi

Un nuovo regolamento europeo prevede l’indicazione dettagliata su proteine grassi, carboidrati, sale, fibre, vitamine e minerali dei prodotti confezionati.

Arriva anche in Sardegna l’etichetta nutrizionale, che conterrà le informazioni sul valore energetico dei prodotti alimentari. Una conquista per i consumatori, che potrebbe però rappresentare un problema per i produttori dell’isola, tra nuove spese e possibili sanzioni. Le aziende sarde che trasformano, preconfezionano o confezionano i prodotti, dovranno infatti adeguarsi entro il 13 dicembre prossimo a quella che è una normativa europea e che prevede l’inserimento, sulla confezione o in etichetta, della cosiddetta “dichiarazione nutrizionale”. Per chi non applica la norma, ovvero non provvede a indicare correttamente i valori nutrizionali del prodotto, sono previste sanzioni fino a 18mila euro. In tutto in base al regolamento europeo 1169/2011 che, tra poco più di un mese, farà scattare l’obbligo per settori come panificazione, gelateria, pasticceria e trasformazione della carne. Interessate anche le imprese di somministrazione, come bar, ristoranti, mense e servizi catering.

Un software per la nuova etichetta alimentare

Un software promosso da Confartigianato Imprese, che ha catalogato oltre 2mila ingredienti, supporterà imprese ed esercizi nella realizzazione dell’etichetta. In Sardegna il comparto interessato dalle nuove norme in materia di sicurezza alimentare comprende quasi 15mila imprese, suddivise tra artigiane, agricole, commerciali e della ristorazione. Quindi, sull’etichetta di ogni prodotto alimentare confezionato dovrà essere indicato, in maniera chiara e leggibile, quante proteine, grassi, carboidrati, sale, fibre, vitamine e minerali sono contenuti, ma anche il valore energetico complessivo riferito sempre a 100 grammi o 100 ml di prodotto. Non è il primo obbligo del genere, visto che già dal dicembre 2014 il nuovo regolamento sull’etichettatura, per i prodotti imballati e non, rende obbligatorio specificare: gli ingredienti presenti nei cibi e l’evidenziazione degli allergeni con accorgimenti grafici (spessore, colore, ecc.); l’estensione dell’indicazione d’origine, dimensioni minime prestabilite per i caratteri dell’etichetta (altezza minima dei caratteri tipografici usati per tutte le diciture obbligatorie di 1,2 e per le confezioni con una superficie inferiore a 80 cm quadrati di 0,9 mm).

Dai grassi alle vitamine sui prodotti tutti gli ingredienti

Oltre alle informazioni obbligatorie è possibile che l’etichetta venga integrata con altre specifiche a cui il produttore vuole dare risalto, per esempio la presenza di acidi grassi mono-insaturi, acidi grassi poli-insaturi, amido, fibre, sali minerali e vitamine. Altra indicazione importante che riporteranno obbligatoriamente le etichette è il valore energetico che, come avviene per la qualità e quantità delle sostanze nutritive, si riferisce all’alimento così come è venduto in base ai valori medi stabiliti dal produttore, dopo analisi condotte su quel cibo o bevanda, o a dei calcoli effettuati a partire da dati già noti o da valori effettivi. Per supportare imprese ed esercizi, Confartigianato Alimentazione, con un lavoro iniziato quattro anni fa in stretta collaborazione con gli artigiani del settore, ha creato un software che dispone di una banca dati di oltre 2mila ingredienti. L’applicazione permette, inserendo gli ingredienti, di generare un’etichetta contenente le informazioni obbligatorie e pronta per essere applicata sulla confezione. Tale sistema è stato studiato per semplificare al massimo una procedura che altrimenti risulterebbe proibitiva per le piccole aziende. La normativa europea e il software verranno presentati da Confartigianato Imprese Sardegna ed esperti del settore, attraverso una serie di incontri territoriali che si svolgeranno lunedì 7 novembre a Sassari, martedì 8 a Olbia, mercoledì 9 a Nuoro, giovedì 10 a Oristano e venerdì 11 a Cagliari.

Foto: Pixabay | CC0 Public Domain