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Sassari: Candelieri patrimonio umanità Unesco

Candelieri SassariLa storica manifestazione entra nel gotha dell'agenzia della Nazioni Unite con le altre "grandi macchine a spalla".

I Candelieri di Sassari diventano patrimonio dell’umanità riconosciuto dall’Unesco. L’annuncio è stato dato oggi, e vede i ceri simbolici che a ferragosto invadono le strade della città entrare nel gotha culturale del mondo, nella categoria delle “grandi macchine a spalla” insieme ai Gigli di Nola, la Varia di Palmi e la Macchina di Santa Rosa di Viterbo. La procedura per il riconoscimento da parte dell’agenzia culturale delle Nazioni Unite va avanti da tempo, dopo la candidatura che era stata sottoscritta, insieme, dalle quattro città italiane protagoniste di questo genere di manifestazioni, e adesso è finalmente arrivata al prestigioso risultato finale. La notizia ha portato, ovviamente, grande soddisfazione anche a Sassari, in particolare dal sindaco Gianfranco Ganau, peraltro come primo cittadino uno dei principali “bersagli” della Faradda ferragostana, in cui la popolazione ha la possibilità di “dirne quattro” all’amministratore pubblico durante la festa per le vie del centro storico.

Ganau ha parlato di un “un fatto straordinario, che premia la serietà del lavoro svolto e l'impegno profuso in tutti questi anni. È stata una fase straordinaria, in cui abbiamo operato sinergicamente con le altre tre città coinvolte nel progetto, Nola, Palmi e Viterbo". Un processo – ha ricordato Ganau – “cominciato con la costituzione della Rete delle grandi macchine a spalla, proseguito con la sottoscrizione del protocollo d'intesa e suggellato con la candidatura che ora è stata coronata dal riconoscimento ufficiale dell'Unesco. Le nostre città e le nostre amministrazioni hanno dimostrato di essere vicine e di saper lavorare assieme per valorizzare storie e tradizioni profondamente simili. Adesso - conclude il sindaco - abbiamo il compito di mantenere e promuovere questo riconoscimento dell'Unesco che favorirà certamente la crescita delle nostre comunità".

E infatti, la visibilità ottenuta dai Candelieri potrebbe essere uno strumento per riportare i riflettori su Sassari, che come tutti i territori sardi è stata duramente colpita dalla crisi, valorizzando una manifestazione storica e affascinante, con la sua processione danzante nelle suggestive strade di Sassari, tra la folla che canta e invoca “fallu baddà” (fallo ballare) ai portatori delle gigantesche strutture di legno. Una manifestazione che esiste almeno dal XIII secolo e si perpetua tutti gli anni con grande successo di pubblico, una “feshta manna” che senza dubbio riporta in auge una città che dopo un periodo di difficoltà sembra intenzionata a tornare ai fasti di un tempo, magari proprio utilizzando le proprie ricchezze storiche e culturali.

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