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Un sardo in Trabant attraverso l'Europa No Euro

Trabant viaggioUn attore isolano diretto a Sofia per uno spettacolo attraverserà i paesi dell'ex blocco comunista con l'automobile simbolo della Germania Orientale, guidata da un veneto che ci vuole arrivare in Madagascar.

Per la stessa ragione del viaggio, viaggiare, diceva una canzone del compianto Fabrizio De André. Una frase che potrebbe essere lo slogan del viaggio che in questi giorni sta compiendo l’attore sardo Gerolamo Fancellu, che insieme ad un complice veneto ha deciso di attraversare l’est Europeo partendo da Berlino con una Trabant, la storica automobile simbolo della Germania orientale e tra le icone assolute del socialismo reale. In realtà, di ragioni per viaggiare i due ne hanno eccome: Fancellu deve raggiungere Sofia, dove reciterà per una settimana in una versione internazionale di Cenerentola dal titolo Cinderellas Ltd., in cui interpreta in tedesco un personaggio femminile (con sottotitoli in bulgaro), mentre Marvyn sta testando la mitica macchina socialista per un viaggio ben più lungo, di cui questo è una sorta di test drive, che lo porterà da Venezia in Madagascar, il tutto filmato in pieno stile road movie.

Certo che di modi più rapidi per raggiungere un teatro ce ne sarebbero, soprattutto per il sassarese Gerolamo, che però di viaggi, culture e realtà diverse è un vero appassionato, come dimostra anche la sua abilità linguistica: e poi il viaggio è scoperta, e attraversare in Trabant città come Brno, Bratislava, Budapest, Szeged, Belgrado, Sofia, Bucarest, tutta la Transilvania fino in Ucraina (guerre permettendo), per finire con la Polonia prima di tornare a Berlino, è un modo per soddisfare un bel po’ di curiosità e fame di conoscenza, per di più filmando tutto. La macchina in questione, acquistata da Marvin per 1000 euro, è stata ribattezzata per l’occasione “The Pequod”, perché come spiega Fancellu, tutte le Trabant hanno un nome: il progetto, denominato “Trabante Trabante” (qui la pagina Facebook), ambisce a ricostruire attraverso un’auto la storia dell’Europa post-socialista, tutta ancora fuori dall’euro, proprio in un periodo in cui il continente discute se quella della moneta unica (e soprattutto le politiche di austerità che l’hanno accompagnata) sia stata una scelta giusta. il progetto sarà presentato nel portale di ogni città attraversata, ed è da lì che arrivano le offerte di alloggio (basate sul principio del Couchsurfing) e i contatti di persone interessate a chiacchierare o a farsi filmare.

Tutto in relazione al Pequod e a quello che vi è collegato: Gerolamo immagina di incontrare “qualcuno che in un Trabant c´é nato. Abbiamo già la storia di un romeno la cui nonna é morta in Trabant perché, andando verso l´Ospedale, la strada era chiusa per una parata in onore di Cheacescu. Un altro ungherese ci consegnerà un regalo per dei parenti a Bucarest, e vuole che  arrivi a bordo della loro ex macchina: per l´appunto una Trabant”. Un progetto che forse potrebbe diventare un documentario “alla Herzog”, ma che sicuramente sarà una scusa per raccontare in modo diverso una realtà vicina a noi, ma sotto tanti aspetti ancora lontana: Gerolamo e Marvin finora non hanno assunto droghe o alcol “on the road”, ma si dicono “sconvolti” dalle vibrazioni del “Pequod” che, per ogni evenienza, “è assicurato”.

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