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Ecco i 6 giovani agricoltori sardi da Oscar

I premi assegnati a Sennariolo per le migliori idee, dal pecorino al carciofo agli oggetti creati con gusci di mandorla fino all’irrigazione con acqua salina.

Sei giovani agricoltori da Oscar. Idee innovative alle finali regionali del premio riservato agli under 40 di Coldiretti Giovani: il sarto del vino, oggetti d'arredo nati dai gusci delle mandorle, il pecorino al carciofo Dop, packaging che evidenziano eventuali difetti dei prodotti anziché nasconderli, modi e metodi innovativi di produzione sostenibili e di agricoltura sociale. Le proposte sono state premiate a Sennariolo, il più piccolo dei Comuni dell'oristanese colpiti dall'incendio del 24-25 luglio.  

Nella categoria Campagna Amica l'Oscar è andato a Nicolò Pistis di Villasor. Produce patate che arrivano al consumatore confezionate con una retina di colore nero che mette in evidenza le imperfezioni. Un modo di essere il più possibile trasparenti. Nella categoria Impresa digitale vince Samuele Dessì di Assemini: lavora con i prati anche con l'irrigazione con acquasalina. Con lui in finale il primo pecorino al carciofo Dop ideato da Pierluigi Cugusi.

Marco Canneddu di Mamoiada si è aggiudicato la categoria Sostenibilità e transizione ecologica, riuscendo ad abbinare nella lavorazione delle vigne con pendenze elevate i buoi, per arare rispettando la terra, e il drone che dall'alto monitora e centellina l'utilizzo dei trattamenti. Il settore Creatività ha regalato il sarto del vino, Paolo Pitzolu, dell'azienda agricola Arriali di Iglesias: le migliori tecniche di vinificazione, ritagliate su misura per ogni varietà raccolta della Sardegna.

La categoria Fare rete ha messo in evidenza due giovani, Daniele Murgia e Sara Minnei di San Sperate: trasformano in valore anche gli scarti delle mandorle, come i gusci che diventano eleganti oggetti di arredo. Nella categoria Noi per il sociale, la Diocesi di Sassari con un progetto di inclusione sociale in collaborazione con i produttori di Campagna Amica, ha dato vita al Giardino dell'accoglienza, spazio di dialogo dove i prodotti coltivati sono raccolti da chi ne ha bisogno. "In agricoltura non c'è limite alla creatività eall'invettiva che la stanno trasformando rendendola piùsostenibile e inclusiva - commenta il delegato di Coldiretti Giovani Coldiretti Sardegna Frediano Mura - Un contributo importante lo stanno dando proprio i giovani che scelgono di fare agricoltura sempre più spesso dopo essersi diplomati, laureati e seguito anche dei master."

Foto | Pixabay

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