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Il Qatar chiude l'accesso alle spiagge dei sardi

Liscia RujaSconcertante decisione della holding degli emiri, che hanno bloccato l'accesso al mare sui lidi di Arzachena, il comune promette battaglia.

Uno dei più grossi problemi dei sardi, storicamente, è quello di essersi sempre trovati qualcuno che faceva il padrone a casa loro, utilizzando la terra, le risorse e spesso perfino le persone della nostra isola. Questo eterno riproporsi del “controllo” dall’esterno sembra tornare d’attualità in questi giorni, con la notizia che probabilmente in questi ponti di Pasqua, 25 aprile e Primo maggio, i sardi non potranno avere accesso ad alcune spiagge della Costa Smeralda, chiuse dalla holding del Qatar proprietaria dei terreni dove si trovano i loro parcheggi, emanazione diretta degli emiri del piccolo paese arabo. Questo sta creando un vero e proprio scontro tra il comune di Arzachena e la società, dopo che sono state sigillate con dei grossi massi le strade che conducono a spiagge come quelle di Liscia Ruja, Pevero e Romazzino.

Oggi, la Giunta di Arzachena approva una delibera con la quale darà avvio alle procedure di esproprio delle aree di proprietà del Qatar, da decenni utilizzate come parcheggi. "In passato nessuno forse si era reso conto del problema - ha spiegato il sindaco Alberto Ragnedda - perché le aree sono sempre state messe comunque a disposizione dalla proprietà, ora invece la criticità è emersa e mi domando come mai non sia stata affrontata prima". Le aree parcheggio delle spiagge negli ultimi cinquant'anni sono state concesse al Comune e venivano trasformate in zone di sosta, utilizzate da migliaia di turisti che ogni estate usufruiscono delle spiagge del nord Sardegna. "L'avvio dell'esproprio è immediato – ha assicurato il sindaco di Arzachena - abbiamo rimodulato dei vecchi progetti del 2000 e anche se la procedura è lunga, siamo certi che per la stagione 2014 i parcheggi saranno disponibili. D'altra parte si tratta di aree di interesse pubblico che devono esser messe a disposizione della popolazione".

E la vicenda è già arrivata in Parlamento, visto che la deputata del Pd Giovanna Sanna ha chiesto al Ministro dell’Ambiente di fare "subito chiarezza sulla chiusura ai turisti di gran parte delle spiagge più belle della Costa Smeralda". La parlamentare, con la sua richiesta al ministro Galletti ha preso posizione sullo scontro, ricordando che coi massi e il cartello Proprietà privata "si rende impossibile il raggiungimento delle spiagge a piedi e, inoltre, queste aree sono spazi vitali e indispensabili affinché le macchine non vengano posteggiate sulla strada, creando un vero e proprio ostacolo per i soccorsi in caso di incendi". Un “atto di arroganza – continua l’esponente dem – visto che mai fino ad oggi i vari proprietari che si sono succeduti, a partire dall'Aga Khan, hanno privato il Comune di Arzachena e i turisti di queste bellezze naturali che sono patrimonio di tutti e devono essere usufruite da tutti”.

 

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