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Bonifica delle acque reflue per annaffiare i campi sardi

Grazie a un innovativo progetto si potranno bonificare le falde acquifere e irrigare i campi della zona di Arborea.

Sorgerà in Sardegna, e sarà realizzato ad Arborea (Oristano), l'impianto pilota che permetterà di sconfiggere il problema della siccità utilizzando le acque reflue per irrigare i campi coltivati e per bonificare le falde acquifere. Il progetto Menawara, sul quale scommettono l’Unione Europea e l’Università di Sassari, diventerà realtà grazie ai finanziamenti dell’UE con il programma Eni CbcMed, coordinato dal Nucleo di ricerca sulla desertificazione dell'Università di Sassari.  

Insieme all’Ateneo sassarese che fa da capofila, collaboreranno altre cinque realtà nel campo della ricerca agronomica internazionale: il Ciheam, con la sede distaccata dell'Istituto agronomico di Bari, il Weworld-Gvc della Palestina, il National agricultural research center della Giordania, l'Office national de l'assainissement della Tunisia e la Fundacion centro de las nuevas tecnologias del Agua Centa in Spagna. L’avvio del progetto è previsto per il 27 novembre, data nella quale tutti i soggetti coinvolti si incontreranno a Tunisi per il meeting di avvio.

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Il progetto, che vale 2 milioni 903mila euro, finanziato per il 90%dall'Ue, è stato presentato a Sassari dal direttore dell'NrdD, Pier Paolo Roggero, e dal manager comunicazione, Tonito Solinas, e punta ad aumentare la disponibilità di acqua per l’agricoltura utilizzando acque non convenzionali. In questo modo si può ridurre la pressione sulle riserve di acqua dolce in tutte le località dove il progetto sarà in funzione. Per adesso si tratta appunto della Sardegna, e poi della Palestina, della Giordania, della Tunisia e della Spagna, luoghi dove saranno realizzati i primi sei impianti pilota per il trattamento delle acque. I risultati ottenuti saranno poi condivisi e trasferiti alle comunità locali dove, grazie ad una programmazione tecnica e politica, circa 4.200 utilizzatori potenziali delle risorse idriche avranno a disposizione risorse maggiori e di più elevata qualità.

La zona di Arborea dove sorgerà l’impianto sardo è una "zona vulnerabile da nitrati", nella quale le falde sono inquinate. Il progetto qui prevede di realizzare un’area forestale di infiltrazione con acque di drenaggio prelevate dal Consorzio di Bonifica. Le acque, dopo essere state filtrate grazie a un sistema naturale, ricadranno sulle falde acquifere. Il progetto si concluderà nell’estate del 2022.

FOTO| Pixabay

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