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Ambiente: parco sardo candidato a patrimonio dell’umanità

L’area protetta di Tepilora è stata scelta dal governo per la candidatura a diventare una delle riserve della biosfera riconosciute dall’Unesco.

Un parco sardo potrebbe diventare nel prossimo futuro patrimonio dell’umanità, dichiarato dall’Unesco per la biodiversità. È infatti sull’area protetta di Tepilora, circa 8mila ettari tra Posada, Lodé, Torpé e Bitti, che l’Italia punta per il riconoscimento Mab (Man and the biosphere) assegnato dall’organizzazione delle Nazioni Unite, che regalerebbe un marchio di qualità capace di attrarre turisti e probabilmente anche fondi nazionali ed europei. L’area del parco abbraccia 17 comuni, con un’estensione che va dalla Gallura alla Baronia e coinvolge meraviglie come la spiaggia di Bèrchida, partendo dal bosco di Tepilora sino alla foce del Rio Posada. Suo fulcro è il monte Tepilora (m.528 s.l.m.), una “punta rocciosa dal profilo triangolare che si staglia nell'area fittamente boscosa di Littos e Crastazza e guarda verso il lago di Posada. Un tempo destinata al pascolo e al taglio della legna, negli anni '80 l'area è stata oggetto di rimboschimento per il 16% del totale ed è stata attrezzata per l'escursionismo e la protezione dagli incendi, diventando riserva naturale”.

Parco del Tepilora candidato all’Unesco

Nell’area si segnalano popolazioni di daini, cinghiali, volpi, martore, lepri sarde e, in particolare, l’aquila reale, il cui sito di nidificazione è localizzato proprio nei pressi del Monte Tepilora. L’occasione di entrare a far parte delle aree riconosciute da Unesco è grande, visto che è stato lo stesso Ministero dell’Ambiente, quindi il governo, a portare avanti la candidatura del parco, da sempre fortemente voluto dal Comune di Bitti, il cui sindaco, Giuseppe Ciccolini, lo considera occasione “per valorizzare il rapporto tra natura e popolazione locale”.
In Italia esistono già 14 di queste “riserve della biosfera”, da Collemeluccio-Montedimezzo in Molise (fin dal 1977) alla Collina Po in Piemonte, ultima arrivata nel 2016, ma finora nessuna di esse si trova nell’isola.

Un’area protetta con la vocazione sostenibile

L’area di Tepilora si caratterizza da tempo per l’alta attenzione alla sostenibilità ambientale, visto che già negli anni scorsi è stata creata nel suo territorio una rete di Bed & Breakfast e agriturismi, con l’obiettivo di creare strumenti comuni per promuovere il turismo, in un territorio estremamente vario e affascinante dal punto di vista naturalistico. Le strutture hanno quindi individuato una serie di punti qualificanti sotto il profilo ambientale, dal consumo energetico nelle camere alla gestione dei rifiuti prodotti dai turisti. Oltre all’impegno a rispettare questi aspetti, i B&B ne sono anche promotori presso i loro ospiti, favorendo un turismo a basso impatto e attento alle qualità ambientali del luogo.

Foto: Chiara Faggella su Flickr

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