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Corte Conti: malgestite le aree marine protette sarde

Mal di VentreDure critiche dalla magistratura contabile per l'amministrazione delle AMP dell'isola tra il 2009 e il 2012.

La Corte dei Conti critica la gestione delle Aree Marine Protette sarde, che sarebbero mal gestite e con poco personale pagato non adeguatamente. Problemi rilevati dalla sezione regionale di controllo della Corte, nell'indagine sulle "risorse finanziarie e forme di gestione delle Aree marine protette della Sardegna", nel periodo tra il 2009 e il 2012: sono state prese in considerazione le AMP di Capo Caccia-Isola Piana, Capo Carbonara, Tavolara - Punta Coda di Cavallo, Sinis Isola di Mal di Ventre.

La relazione, firmata dalla consigliera Valeria Mistretta, evidenzia come il personale non sia sufficiente e pagato in modo inadeguato, ci sia uno scarso coordinamento tra gli enti che sovrintendono alla gestione e una sovrapposizione di competenze. In aggiunta, si sottolinea come nei quattro anni presi in considerazione le Aree Marine Protette, invidiate nel mondo e considerate modello di biodiversità, siano state finanziate con 11,5 milioni, di cui poco meno di quattro milioni di fondi regionali.

A fronte di questo esborso di denaro, ha rilevato la relatrice, "non risulta che l'amministrazione regionale abbia fatto valutazioni ex-post sugli interventi effettuati al fine di poter verificare i loro effetti sul territorio, affrontare le problematiche e pianificare le eventuali correzioni e successivi interventi". Insomma, soldi che la Giunta Regionale avrebbe erogato un po’ a fondo perduto e senza andare a controllare come sono stati utilizzati, col paradosso di aver speso tanto per enti con poco personale e dal funzionamento discutibile.

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