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La Pelosa rischia di scoppiare: prossima estate a numero chiuso?

Già qualche anno fa la Pelosa, spiaggia stupenda di Stintino, era stata oggetto di osservazione e preoccupazione. Fino a quando potrà accogliere i turisti senza essere deturpata?

La Pelosa è senz’altro una delle spiagge più belle della Sardegna ma come tutte le migliori mete turistiche deve essere rispettata. Questo angolo di paradiso, purtroppo, non è abbastanza tutelato. Oggi il Comune di Stintino, se vuole salvare la spiaggia in questione, deve pensare seriamente al “numero chiuso”.

Tutti considerano la Pelosa una delle spiagge più belle d’Italia oltre che della Sardegna, ma molti la considerano fin troppo affollata. Eppure bisognerebbe essere contenti dell’apprezzamento che a questa spiaggia riservano i turisti! 

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Non è casuale l’intervento della Regione che dal 2012 al 2015 ha pensato ad un progetto di tutela e qualificazione di questa porzione paradisiaca di isola. Da due anni a questa parte però, il problema si è riproposto. La Regione pensava ad eliminare la “strada asfaltata dalla zona della spiaggia del Gabbiano sino alla Pelosetta, alla ricostituzione del sistema dunale e della vegetazione e ial posizionamento di un sistema di passerelle in legno in aggiunta a quelle già esistenti, di un parcheggio e un sistema di mobilità”.

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Purtroppo sono interventi insufficienti. Secondo le stime degli esperti, per non essere deturpata, questa spiaggia dovrebbe contenere tra le 1250 e le 1300 persone, invece la carrying capacity, cioè la capacita di carico sostenibile da parte dell'arenile, è ampiamente superata. Proprio per questo motivo, il Sindaco di Stintino, d’accordo con altri sindaci delle località più prestigiose dell’isola, meditano di fare ingressi programmati alle spiagge e stabilire un numero chiuso. Si potrebbe far rientrare la Pelosa all’interno del Parco dell’Asinara e sottoporre la spiaggia a vincolo paesaggistico. Il WWF ritiene che le soluzioni ci siano, l’importante è mettersi d’accordo. Speriamo che si giunga al punto prima della prossima stagione balneare. 

Foto | Pixabay

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