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San Teodoro, minacce a vicesindaco: meglio se non ti candidi

Lettera minatoria contro l'esponente della giunta del centro gallurese, invitato a non ricandidarsi alle elezioni del prossimo anno, il nuovo episodio denunciato a poche ore dall'esplosione alla sede Pd di Dorgali e all'attentato contro il sindaco di Cardedu.

Ancora un episodio di violenza contro un amministratore pubblico in Sardegna. Dopo l'esplosione dolosa che ha distrutto la sede del Partito democratico di Dorgali, che secondo gli inquirenti poteva "causare vittime" e l'auto incendiata al sindaco dem di Cardedu, Matteo Piras, questa volta tocca alla Gallura, sempre con un esponente del centrosinistra. Nel mirino è finito infatti Alberto Melinu, vicesindaco di San Teodoro, al quale nei giorni scorsi è stata fatta pervenire una lettera minatoria con il 'consiglio' di evitare di candidarsi alle elezioni comunali del prossimo anno.

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Melinu era stato eletto quattro anni fa nelle liste di Sel (Sinistra ecologia libertà) per poi confluire in una lista civica. Precedentemente era stato assessore della ex provincia di Olbia-Tempio per Rifondazione Comunista. Tra i primi a chiamarlo l'ex parlamentare e compagno di partito, attualmente coordinatore regionale di Rete Futura, Michele Piras. "L'ho sentito scosso, ma determinato anche se preferisce non commentare l'accaduto", ha detto: "Al momento - spiega l'ex deputato - non ha la più pallida idea di chi possa essere il responsabile. Si pensa comunque a qualche balordo, niente di più". L'intimidazione a Melinu è l'ennesima di un triste elenco che vede la Sardegna come la regione dove si compiono più attentati e intimidazioni contro gli amministratori pubblici.

Foto: Pixabay | CC0 Public Domain

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