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Morirono nell’alluvione del 2013: i parenti dovranno pagare per rimuovere le auto

I parenti delle vittime sono chiamati a rimuovere le automobili della tragedia al più presto.

Oltre al danno la beffa. A Olbia il fuoco della polemica non accenna a spegnersi da quando i parenti delle vittime del crollo della strada per Monte Pino del 18 novembre 2013 si sono visti recapitare una comunicazione nella quale la Guardia di Finanza impone loro di rimuovere le automobili precipitate dentro la voragine entro giovedì prossimo.

Come riferito dal quotidiano la Nuova Sardegna, i parenti delle tre vittime si sono visti recapitare questo avviso che sembra proprio una beffa che riapre la profonda ferita di chi ha perso i propri cari, precipitati con le loro automobili all’interno di una voragine provocata dal cedimento del terreno a causa del terribile passaggio dell’uragano Cleopatra.

Le Fiamme Gialle della sezione navale della Guardia di Finanza di Olbia hanno giustificato l’intervento in quanto rientrerebbe in un’indagine di polizia ambientale per la rimozione di rifiuti pericolosi e speciali. L’indagine ha fatto emergere la presenza delle automobili i cui proprietari sono stati rintracciati con il controllo delle targhe dandogli l’opportunità di rimuovere le auto senza incorrere in sanzioni. Assurdo per i parenti delle vittime che, basiti da tanta mancanza di sensibilità, hanno commentato la loro indignazione. “I finanzieri fanno il loro lavoro, ma ci sono rimasta veramente male", ha commentato Veronica Gelsomino, unica superstite di quella terribile giornata; "Siamo indignati per questa richiesta e di come la burocrazia e la legge viaggino a due velocità", ha osservato Alessandro Fiore che in quella tragedia perse i genitori e la suocera.

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Intanto il comandante della sezione navale, maresciallo Davide Giacalone ha commentato: "Ci dispiace che abbiano interpretato la comunicazione in senso negativo, come se non avessimo rispetto per il loro dolore". Però alla legge non ci si può opporre, e così nonostante tutto i parenti delle vittime dovranno provvedere a rimuovere le due automobili, una Land Rover e un’Alfa 147, che erano già state recuperate un anno fa in occasione dell'apertura del cantiere per il rifacimento della strada e provvisoriamente sistemate in un terreno vicino. I lavori per la strada furono poi bloccati e adesso è anche scattato l'obbligo di rimozione.

All’interno della polemica c’è però spazio per la solidarietà, l’officina Musselli Group di Tempio, intervenuta anche durante l'alluvione, si è infatti detta disponibile a provvedere gratuitamente alla rimozione delle due auto.

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