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Il maxi yacht più grande del mondo è di un magnate russo e viene inaugurato in Sardegna

Lo yacht Dilbar | Foto Paul Townley (© BY-NC-ND 3.0 IT)

Alisher Usmanov non ha badato a spese: per lo show invitati Robbie Williams, Andrea Bocelli, Charles Aznavour e l’ex premiere dame Carla Bruni in versione musicale.

Da La Stampa | Nicola Pinna

Qualcuno ha provato ad avvicinarsi con un gommone. Ma il Dilbar è talmente grande che scattare qualche foto è davvero impossibile: più o meno è come tentare di fotografare la camera da letto di un palazzo di dieci piani. E poi, dicono quelli ben informati, sul nuovo maxi yacht del magnate russo Alisher Usmanov c’è persino un sistema che ostacola i teleobiettivi. Ma anche da lontano, venerdì sera, in tanti hanno visto i fuochi d’artificio fatti esplodere intorno a questo gigante del mare. Per la sua inaugurazione, il proprietario ha scelto di fare le cose in grande. Senza badare a spese. 

Perché i costi, per il patron di Gazprom, sono davvero l’ultimo dei problemi. Sulla festa si sono rincorsi tanti pettegolezzi, alimentati anche da un’altra notizia che non ha mai trovato conferma: l’arrivo di Hillary Clinton. In Costa Smeralda già da settimane si era scatenata la corsa per conquistare un invito. Il programma era quello di una serata da sogno: un cena da gourmet e tanto divertimento. Per lo show, Alisher Usmanov è andato sul sicuro, invitando Robbie Williams, Andrea Bocelli, Charles Aznavour e l’ex premiere dame Carla Bruni in versione musicale. 

Per partecipare alla festa è arrivato in Sardegna anche il vicepremier russo Igor Shuvalov, che in questi giorni è l’uomo più chiacchierato di Mosca. A far parlare tanto giornali e blog è la sua passione per i corgie, i cagnetti diventati famosi come razza di corte della regina Elisabetta. Anche lui, uomo di fiducia di Putin, è innamorato di loro e per farli gareggiare in giro per il mondo si dice che abbia speso oltre mezzo milione di euro. Li porta in giro con il suo aereo, quel Bombardier global express che è arrivato a Olbia proprio ieri. Giusto in tempo per la serata inaugurale dello yacht di Usmanov. Igor Shuvalov di certo non poteva mancare, ma nessuno è riuscito a capire se a scodinzolare tra vip e uomini dell’alta finanza ci fossero anche i suoi cagnetti. 

Costruito in gran segreto con un nome falso, il nuovo Dilbar è il numero uno al mondo per stazza e quarto per lunghezza. Primo per prezzo: seicento milioni di dollari. Il gigante dei mari (156 metri, 80 uomini di equipaggio e 40 di personale) in questi giorni è ormeggiato nel campo boe Foox Mooring tra Cala di Volpe e Romazzino, proprio di fronte alla grande villa di Usmanov. Da qualche settimana fa una specie di sfilata quotidiana nelle acque intorno a Porto Cervo. Non può raggiungere le banchine, perché le sue dimensioni sono davvero esagerate. Ma l’occasione è buona anche per fare avanti e indietro nella grande passerella dell’opulenza tra Cala di Volpe e Romazzino. 

Perché qui, ogni estate, i ricchi si sfidano anche in questo modo. E infatti, l’idea di costruire il nuovo Dilbar, ad Alisher Usmanov pare sia venuta in mente proprio per sfidare un altro russo non poco esibizionista: Roman Abramovich, che dal 2009 gira le località più glamour con il gigantesco Eclipse, uno degli yacht più grandi del mondo. Il patron di Gazprom (e dell’Arsenal, nonché azionista di Apple) non sfigurava neanche con il vecchio Dilbar, un panfilo da 110 metri, varato nel 2008. Stavolta, però, ha voluto strafare. Per confermare quello che diceva commentando le sanzioni internazionali imposte alla sua Russia: «Noi abbiamo sempre avuto una sola norma, 125 grammi di pane al giorno, e un solo diritto, vincere».

Foto: Paul Townley (© BY-NC-ND 3.0 IT)

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