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Fenici e sardi, c'è un DNA in comune

Alcuni campioni di DNA estrapolati dagli insediamenti fenici in Sardegna e in Libano dimostrano che i fenici erano un popolo aperto, inclusivo per dirla tutta e anche multiculturale. Ma parliamo dei fenici o dei sardi?

A pubblicare questo interessante studio è stata la rivista Plos One. Un gruppo internazionale di ricercatori di cui fa parte anche il pool dell’Università di Sassari, coordinato da Matisoo-Smith, dell'università neozelandese di Otago, e da Pierre Zalloua, dell'università americana del Libano (Lau), hanno evidenziato le relazioni tra i fenici e i sardi. 

I fenici sono approdati in numerose isole, non soltanto in Sardegna ma anche a Cipro, a Malta, ad Ibiza o in Sicilia. Il loro obiettivo era quello di definire dei porti in grado di soddisfare le rotte commerciali tra il nord Africa e la penisola iberica. Dall’analisi scientifica, basa sul DNA mitocondriale, ovvero quello che si trova nei mitocondri ed è ereditato per via materna, viene fuori che ci sono: “4 nuovi frammenti di Dna mitocondriale antico, ritrovati in Libano e Sardegna e risalenti all'epoca fenicia (700-400 a.C.) e addirittura a quella pre-fenicia (1.800 a.C.). Le sequenze sono state poi confrontate con 87 genomi mitocondriali completi, appartenenti a moderni abitanti del Libano, e infine con 21 genomi mitocondriali risalenti all'epoca pre-fenicia in Sardegna”.

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Il bello è che non si tratta di una storia di conquista bensì d’integrazione perché i fenici erano esploratori e commercianti.

Fonte| Comunicato stampa
Foto | Pixabay

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