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INtervista a Aldo Ballocco, UPC

Le INterviste di IteNovas.com sulle elezioni regionali del 2014.
4 Domande, sempre le stesse per tutti i candidati, sui temi caldi di questa campagna elettorale.


Aldo Ballocco | UPC

1) Cosa ritiene di poter fare in consiglio regionale di diverso da quanto fatto finora?

La cosa che mi preme di più, vista la mia esperienza sul campo è quella di eliminare la burocrazia, non posso pretendere di farlo da solo ed in breve tempo, ma soprattutto conto di farlo gradualmente. Ciò significa riordinare tutte le modalità di istanze, semplificando al massimo per i cittadini che a mio modo di vedere devono avere un unico interlocutore, il più vicino. Dopo di ché sarà compito di questo funzionario interpellare tutti gli uffici coinvolti nella specifica istanza, con il P.C. (es. PEC) telefono, fax, ecc. tutto ufficialmente e in tempo reale.

Per esempio se devo ottenere una concessione edilizia, dove sono necessari diversi nulla osta, pareri ASL, vigili del fuoco, Sovraintendenza, ecc. per l’ottenimento della autorizzazione, sarà l’ufficio tecnico comunale di competenza ad inviare in giornata a tutti via telematica la richiesta di parere nulla osta ecc. che a loro volta esaminano la pratica entro pochi giorni e rispondono con i certificati ufficiali mediante Mail Pec. Di conseguenza il funzionario rilascia la concessione, chiede integrazioni o scrive la negazione, avvisando telefonicamente l’utente di recarsi a ritirare il documento.

2) Emergenza lavoro: un solo provvedimento che la regione può fare in tempi brevi.

In tempi brevi non si può pretendere una svolta, penso che si debba ridiscutere del patto di stabilità, considerando che siamo una regione a statuto speciale e non lo facciamo mai emergere, per via degli accordi mal fatti degli attuali politici. Ma con più tempo e nella commissione giusta, elaborare un programma generale dove si studiano ed approvano delle leggi che agevolino alcune iniziative concordate con le aziende private che diano sbocchi di mercato soprattutto all’estero, perché le aziende non hanno la possibilità economica ma anche la capacità di cercare tali mercati. Con questa iniziativa si incrementa la produzione effettiva delle aziende, di conseguenza si creano molti posti di lavoro per i sardi.

3) Autonomia, sovranismo o indipendenza? E perché?

Una volta per tutte bisogna smetterla di illudere i sardi con le fantasie di indipendenza. Faccio solo un esempio per capire qualche cifra approssimativa, la regione sarda consegna, in tasse allo stato 40 e ne riprende in stipendi e servizi vari 100. Più o meno questi sono i conti che sappiamo, se non corrispondono ci hanno nascosto qualcosa nei bilanci.

Personalmente preferirei cominciare a studiare bene un federalismo totalitario che abbinato allo statuto speciale ci renderebbe quasi autonomi per i rapporti con lo stato ed autonomi totali per i servizi regionali. Questo significa realismo, il resto è fuffa.

4)Qual è la novità di queste elezioni? Perché un sardo deluso dovrebbe tornare alle urne?

L’unica “arma” del cittadino sono le urne, purtroppo la maggior parte non sa usare la sua arma, si fa ingannare dal personaggio che ha visto spesso in tv (la nuova droga) o che ha più possibilità economiche che investe in pubblicità invasiva e cadenzata con studi di marketing ad hoc per queste occasioni, consapevoli che l’investimento darà i suoi frutti.

Nessuno ha mai pensato il perché un personaggio dovrebbe avere più capacità di uno “sconosciuto” di operare in consiglio regionale.


Lista di appartenenza: Unione Popolare Cristiana (indipendente ALI Alleanza Liberaldemocratica per l’Italia)
Coalizione: centro sinistra
Presidente sostenuto: Pigliaru Francesco
Circoscrizione: Oristano

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