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Sardegna: mai più case nei seminterrati

Seminterrato allagatoLa Giunta Regionale presenta una legge ma il Pd attacca: abitabilità introdotta dal Piano Casa di Cappellacci.

Basta con le case nei seminterrati, diffuse in Sardegna e non solo, che in alcune zone mettono a rischio le vita di chi la abita, come è successo a Olbia dove l'alluvione ha sterminato un'intera famiglia brasiliana. La Giunta regionale sarda ha infatti approvato un disegno di legge, come già annunciato dal governatore Ugo Cappellacci, per eliminare la possibilità di rendere abitabili i seminterrati, prevista peraltro da una recente legge approvata dal Consiglio regionale. Con questo testo - ha spiegato Cappellacci -  "che recupera i contenuti degli emendamenti cassati due giorni fa, proponiamo una soluzione concreta per impedire che venga concessa l'abitabilità in locali seminterrati". Il provvedimento, che ora passerà all'esame del Consiglio, punta anche a vietare il recupero, ai fini abitativi, dei piani pilotis e dei locali al pianterrano nelle aree dichiarate - in base al vigente piano stralcio per l'assetto idrogeologico - di pericolosità elevata o molto elevata o in aree di pericolosità di frana elevata o molto elevata e nelle altre aree che i comuni possono identificare mediante specifica deliberazione. Insomma, anche se arriva dopo la tragedia, quindi sicuramente in ritardo, sembra una buona notizia: ma come mai nell'isola è così facile avere l'abitabilità per questo tipo di alloggi precari e a rischio?

Su questo ha le idee chiare il consigliere regionale del Pd Gian Valerio Sanna, secondo cui "La norma che consente di rendere abitabili i seminterrati e i piani pilotis nasce dalla delibera della Giunta Cappellacci, la n.12/27 del 10 marzo 2011 che ha approvato il disegno di legge contenente modifiche al Piano Casa del 2009" (peraltro appena prorogato per un altro anno). Per Sanna "chi ha valutato e approvato quella norma che Gabrielli ha definito 'criminale' è proprio Cappellacci e non il centrosinistra che anche contro quella norma si è battuto per la cancellazione". Se si legge attentamente la relazione al disegno di legge, ha aggiunta il consigliere democratico, si apprende che "il comma 11 introduce l'articolo 15 bis (Riutilizzo dei piani seminterrati, dei piani pilotis e dei locali al piano terra) riproponendo una disposizione che era stata inserita dalla Commissione nel corso della discussione del precedente disegno di legge".

Dunque, secondo l'esponente dell'opposizione, "la maggioranza di Cappellacci ci prova già dal Piano Casa del 2009 a inserire questa norma, ma l'opposizione trovò la collaborazione di alcune componenti della stessa maggioranza per impedirne l'approvazione. Non abbiamo trovato altri elementi che possono dire che i fatti non siano quelli che abbiamo raccontato e dunque Cappellacci invece di fare l'anima pura deve ammettere le sue responsabilità assieme alla sua maggioranza". Sanna ha concluso con un duro attacco al governatore: "il principe delle finzioni e dell'inganno si è presentato in Aula per chiedere la cancellazione di quello che lui stesso ha voluto". Si tratta di "un atto di incredibile spudoratezza e inciviltà da parte di colui che avrebbe dovuto, a suo tempo, agire con la prudenza e la responsabilità di chi si è caricato della tutela dei sardi e della loro sicurezza".

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