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Sbarchi nel Sulcis: nasce il Cpr di Macomer

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mentre le coste di riempiono di migranti, l’assessore regionale degli Affari Generali annuncia l’imminente apertura del Cpr (Centro permanente per i rimpatri) a Macomer.

Le coste del Sulcis negli ultimi giorni si sono riempite di migranti. Per la gran parte si tratta di algerini che, complici le condizioni meteorologiche e del mare molto favorevoli, hanno raggiunto la Sardegna con barchini di fortuna. 110 algerini sono stati soccorsi in mare appena due giorni fa e poi fermati a terra dalle forze dell’ordine. Tra di loro anche un minore. Altri undici algerini intanto erano sbarcati alle 2 di notte al porticciolo di Teulada e altri 14 sono arrivati a mezza mattina mentre i militari del Reparto Aeronavale della GdF di Cagliari hanno soccorso altri 35 algerini a Sant’Antioco, tra i quali c’erano anche una donna e la figlia di 7 mesi, che hanno dichiarato di essere partiti da Annaba in Algeria. 42 algerini sono stati infine salvati dalla Guardia Costiera e sbarcati al porto di Cagliari. Tutti i migranti sono stati trasferiti al Cpa di Monastir per le operazioni di identificazione.

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E mentre gli arrivi dei migranti non accennano ad arrestarsi, proprio nelle giornate in cui si registrano nuovi sbarchi e sarebbe necessario affrontare l’emergenza umanitaria che questi rappresentano con misure adeguate, l’assessore regionale degli Affari Generali Filippo Spani annuncia invece che l’ex carcere di Macomer (Nuoro) sarà presto trasformato nel Centro permanente per i rimpatri (Cpr) dei migranti che arriveranno in Sardegna. La struttura dismessa in questi giorni sarà risanata e ristrutturata e nel giro di pochi mesi potrebbe già essere operativa. Secondo le parole dell’assessore il Cpr agirà da deterrente per tutti i migranti che arriveranno illegalmente in Sardegna: “chi arriva in Sardegna in modo illegale deve sapere che sarà trasferito nel Cpr e poi in tempi rapidi rimpatriato".

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