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Alluvione: Sardi tra solidarietà e sciacalli

Portafogli pienoIl tragico evento capitato di recente nell'isola mette in evidenza il meglio e il peggio dell'essere umano.

Gli eventi tragici, come l’alluvione in Sardegna, mostrano il meglio e il peggio della natura umana: la solidarietà estrema, anche tra sconosciuti, la generosità e la volontà di impegnarsi per il prossimo, ma al tempo stesso anche lo squallore e il poco valore umano di chi approfitta di questi eventi per cercare di trarne un vantaggio economico. Le storie di solidarietà raccontate in questi giorni sono state tante, ma anche quelle su chi ha tentato di avvantaggiarsi dell’emergenza: come alcuni commercianti della Gallura che hanno aumentato a dismisura i prezzi di stivali di gomma e altra attrezzatura necessaria ad affrontare le piogge continue, che hanno portato gruppi di persone a viaggiare fino a Cagliari per fare un intero carico di questa merce, a un decimo del prezzo che si sarebbe dovuto pagare a Olbia.

Oggi, viene fuori un’altra vicenda squallida, quella di un sassarese titolare di una Onlus che, fingendosi un collaboratore della Croce Rossa Italia si faceva consegnare denaro da devolvere agli alluvionati di Olbia. L’individuo, descritto come un “distinto signore”, a dimostrazione di come troppo spesso l’apparenza inganni, rilasciava però spesso ricevute con importi inferiori rispetto al contante donato e spesso non le faceva affatto: per questo, è stato denunciato per truffa dai Carabinieri de La Maddalena. L'uomo, già noto alle forze dell'ordine, nell'ultimo episodio si è fatto consegnare 50 euro da una coppia di pensionati ai quali ha rilasciato una ricevuta di cinque euro. Durante una perquisizione nell'auto e nella sede della Onlus, i carabinieri hanno trovato altre ricevute di donazioni, ma con nessun importo.

Un caso esattamente opposto a quello della signora olbiese che ha avuto la casa gravemente danneggiata dall’alluvione, con un forte danno economico, e ha trovato 1180 euro dentro la tasca di un giubbotto che le era stato consegnato al centro di smistamento, decidendo di restituirli prontamente. Una storia che non va considerata straordinaria, ma invece dimostra come, nonostante i casi negativi prima descritti, la popolazione sarda stia reagendo con la massima dignità a questo difficile momento: la casalinga, 55 anni, si sarebbe potuta allontanare con la somma in tasca, ma ha invece deciso di consegnarla alle forze dell’ordine che hanno fatto partire i controlli alla ricerca del proprietario. Una storia che è difficile sentire in tempi “normali” figurarsi in ore complicate come queste, ed è una di quelle che accendono la speranza in un futuro migliore, anche quando intorno troppi eventi sembrano volerla spegnere del tutto.

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