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Vendita Rsa a Monastir, tre arresti tra cui un consigliere regionale

A finire ai domiciliari Giovanni Satta del Psd'Az, un ex assessore del comune di Cagliari e un medico.

Ruota attorno alla vendita di una Rsa di Monastir, nel sud Sardegna, l'inchiesta della Procura di Cagliari che ha portato agli arresti domiciliari il consigliere regionale del Psd'Az Giovanni Satta, l'ex assessore del Comune di Cagliari e attuale segretario provinciale di Confintesa Anselmo Piras e il medico Franco Savasta. Per tutti le ipotesi di reato sono traffico illecito di influenze e tentata estorsione.

Coinvolto nell'inchiesta, ma non destinatario di provvedimenti restrittivi, anche il venditore della struttura sanitaria, Piergiorgio Ollano. A lui verrebbe contestato il reato di promessa di somma indebita. Le ordinanze di custodia, chieste dai pm Danilo Tronci ed Emanuele Secci e firmate dal Gip, sono state eseguite ieri, contestualmente ad una serie di perquisizioni, dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Cagliari.

Al centro delle indagini ci sarebbe il pagamento di una consulenza da un milione di euro che ha preceduto la vendita della Rsa Villa degli ulivi alla società Orpea, estranea all'inchiesta. Secondo l'accusa, il medico Franco Savasta, anestetista e rianimatore all'interno della struttura, si sarebbe impegnato per iscritto a versare 500mila euro del milione pattuito al consigliere regionale sardista in qualità di secondo consulente dell'operazione immobiliare. Non solo. In tutto questo si inserirebbero anche alcune minacce di morte ricevute dal venditore, rappresentante legale della Villa degli ulivi, attraverso lettere anonime. Satta, attraverso i legali Angelo Merlini e Gianluca Aste, respinge le accuse  dicendosi assolutamente estraneo alla vicenda e tranquillo sull'operato della magistratura.

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