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Ignorato dalla regione il parere del Cts su sagre e fiere

Ancora Report a Rai 3 sulla gestione dell'emergenza sanitaria in Sardegna, con interviste a politici e membri del Cts, secondo i quali non esiste nessun parere scritto sulla riapertura delle discoteche dell'isola.

Sarebbe stato ignorato il parere negativo del Comitato tecnico scientifico sardo sulla riapertura l'estate scorsa di sagre e fiere paesane nell'isola, quando in uno dei periodi di massimo afflusso turistico, a metà luglio, il presidente della regione Christian Solinas ha deciso di riaprire a questi appuntamenti da cui si sarebbero creati - secondo testimonianze di esponenti dell'opposizione in consiglio regionale, anche dei veri e propri focolai.

Sono rivelazioni andate in onda nella puntata di ieri sera della trasmissione Report di Rai 3, che è tornata ad occuparsi della diatriba sulla riapertura delle discoteche sarde nel periodo di ferragosto, con interviste a due dei membri del Cts (Vella e Cucca) da cui è emerso che non esiste un parere scritto dello stesso comitato sull'argomento: questo è uno dei temi al centro dell'indagine aperta nei giorni scorsi dalla Procura di Cagliari per possibile epidemia colposa, seguendo l'ipotesi secondo cui, partendo dai locali dell'isola e dalle manifestazioni estive, il contagio da Covid - 19 potrebbe essersi esteso in maniera massiccia nel resto dell'isola, in primo luogo nei paesi dell'interno, e addirittura sul continente dopo il ritorno di molti utenti nei loro luoghi di residenza.

Ipotesi sempre smentite da Solinas e la sua Giunta, che oltre a considerare sotto controllo una situazione che col passare delle settimane si è fatta sempre più difficile e che sta portando grandi difficoltà nelle gestione della crisi sanitaria, non solo per gli affetti da coronavirus ma per tutti i cittadini che hanno problemi nell'accesso alle cure, a partire dai punti di Pronto Soccorso, sempre più intasati, attribuisce semmai le responsabilità dei contagi sardi alla mancata realizzazione dell'idea di "passaporto sanitario" per gli accessi lanciata dallo stesso Solinas durante la prima ondata. Un'idea che comunque veniva superata durante la stagione estiva, quando invece l'appello era diventato a venire il più possibile nell'isola per trascorrere vacanze "in sicurezza".

Foto | Cristiano Cani su Flickr

 

 

 

 

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