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Scontro sulla Posidonia nel consiglio regionale sardo

La maggioranza ne propone la rimozione durante l’estate, ma l’opposizione annuncia battaglia perché serve a tutelare la vita dell’habitat costiero.

È scontro in consiglio regionale sardo sulla Posidonia, in vista dell’estate. La maggioranza sardo-leghista guidata da Cristian Solinas ha infatti annunciato una norma per rimuovere i banchi della pianta spiaggiati nei litorali dell’isola, anche se il suo accumulo ha importanti funzioni di mantenimento dell’arenile, per poi rimetterla al suo posto in autunno o alla peggio buttarla come rifiuti.

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Una posizione che è contenuta in una legge regionale già approvata in commissione ambiente, che però vede decisamente contraria l’opposizione Progressista, secondo cui la Posidonia va lasciata al suo posto per non alterare il ciclo naturale delle coste. Per la minoranza la norma “è stata approvata in commissione Ambiente senza alcun coinvolgimento dei Comuni come ha spiegato la consigliera Maria Laura Orrù - e, fatto ancor più grave, senza il parere del Consiglio delle autonomie locali, sollecitato più volte dagli esponenti di opposizione, in quanto fondamentale e obbligatorio. Di fatto la maggioranza in commissione ha imposto l’approvazione della norma che ora arriverà a breve in aula. Dove porteremo avanti una battaglia agguerrita”.

Entrando nel merito della norma per i Progressisti “deve essere chiaro che la posidonia non è un rifiuto, ma un bene prezioso per la tutela delle coste sarde. Ed “è impensabile che venga gestita dai Comuni senza un piano costiero mirato. È una questione troppo delicatatutto il mondo scientifico è contrario all’utilizzo dei mezzi meccanici sull’arenile ma la maggioranza continua su questa linea. Stanno sottovalutando i danni che una norma così formulata arrecherebbe alla posidonia e alla tutela delle coste”.

Foto | I HQ su Flickr

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