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I cambiamenti climatici danneggiano l’agricoltura sarda

È quanto afferma l’Enea, che conteggia danni alle colture dell'isola per 30 milioni di euro.

Alla presentazione di Cagliari del progetto MedGold si è parlato di clima, dei cambiamenti climatici e dei danni che questi stanno causando all’agricoltura sarda. Secondo quanto riportato dall’Enea, le perdite in agricoltura, dovute alle modificazioni del clima, erosioni del suolo, siccità, alluvioni, sono stimate fino all’1% all’anno per un totale di oltre 30 milioni di euro in meno per il settore agricolo.

E se non si cercherà di porre un freno, le previsioni per il futuro sono ancora più disastrose: tra il 2021 e il 2050 il clima potrebbe ulteriormente inasprirsi, con una riduzione delle piogge estive che potrebbe arrivare a sfiorare il 10%, ed un aumento tra il 10% e il 20% delle piogge invernali rispetto al periodo 1961-1990. Secondo le previsioni anche la temperatura media potrebbe aumentare di circa 2 gradi.

Notizie pessime, queste, per l’agricoltura e per il vino prodotti in Sardegna. Dal 2050 infatti le previsioni si attendono un incremento fino al 2°% del tasso di infestazione da mosca delle olive, la produzione del grano duro in alcune zone del Mediterraneo potrebbe scendere anche del 10% e in Sardegna la diminuzione potrebbe raggiungere anche una quota tra il 5 e il 10% rispetto ai dati registrati nel periodo 1981-2010. E tutto questo avrà come ovvia conseguenza l’aumento dei prezzi.

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L’azione per contrastare questi ormai inevitabili danni deve essere immediata ed efficace. Secondo quanto ha spiegato Sandro Calmanti, ricercatore di Enea, “bisogna capire cosa fare. Ad esempio cosa sarà dei vitigni, degli uliveti o del grano duro”. In questo senso, l’unica soluzione sarà affidarsi a strumenti in grado di rendere il sistema agro-alimentare più efficiente ed ecosostenibile per i cambiamenti climatici. Una possibilità, aggiunge Calmanti, sarebbe utilizzare la tecnologia per raccogliere informazioni e fare previsioni sui diversi settori agricoli in modo da prevedere le flessioni nella produzione e capire cosa succede, o cosa potrebbe accadere, alle campagne. È questa la sfida del progetto di Enea, ed è una sfida che l’agricoltura deve raccogliere se non vuole essere fortemente danneggiata dai cambiamenti climatici.

FOTO| Pixabay

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