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Sull'aereo dei turisti i reperti sardi rubati

Segnalato il furto di reperti scoperti all’Aeroporto di Cagliari, erano nascosti in una busta che stava per essere caricata sul volo insieme a sassi e sabbia.

Non è la prima volta che qualcuno arrivi in Sardegna e decida di portare via con sé uno speciale souvenir. In genere si tratta di sabbia e sassi, come segnalato da anni dall’Associazione “Sardegna Rubata e Depredata”, che da tempo evidenzia i furti commessi da parte di turisti e non solo che si appropriano di reperti, rocce, sabbia.

Questa volta però si tratta di quello che è stato definito un “eccezionale ritrovamento”. Il fatto particolare è che in questo particolare caso, a differenza di altre circostanze simili, i reperti rinvenuti hanno ingente valore archeologico e scientifico e sono contrassegnati da numeri. Questo fa supporre che siano stati trafugati da un sito archeologico non custodito o da un deposito di reperti. Le indagini chiariranno le circostanze.

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Secondo quanto riportato dall’associazione “Sardegna Rubata e Depredata”  i reperti erano nascosti in una busta insieme a sassi e sabbia e sono stati rinvenuti dagli addetti alla sicurezza dell’aeroporto di Cagliari, che li hanno trovati all’interno dei bagagli di alcuni passeggeri in partenza. Del ritrovamento è stata prontamente informata la Soprintendenza ai beni Archeologici di Cagliari e il Nucleo Tutela Patrimonio dei Carabinieri che ha preso in consegna i reperti trafugati.

Foto | Università di Sassari

 

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