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DRONI IN SARDEGNA? NO GRAZIE

DroneI componenti civili del comitato paritetico per le servitù militari della Sardegna contro la costruzione a Teulada di una pista di volo per i droni, gli aerei da guerra senza pilota.

Il comitato, composto in pari misura di rappresentanti dello stato e della regione, viene consultato ogni sei mesi su tutti i programmi delle esercitazioni per la definizione delle località, degli spazi aerei e marittimi, del tempo e delle modalità di svolgimento e l'impiego dei poligoni della Regione.

La decisione più importante della riunione di ieri è sicuramente la bocciatura della pista per droni nell'isola, già osteggiata dal comune di Teulada e da un comitato spontaneo di cittadini e associazioni che vuole evitare l'approdo in Sardegna di nuove macchine di morte, che nel 2012 avrebbero provocato, nel solo Afghanistan, almeno 16 morti civili. Alla nuova pista si oppongono anche gli imprenditori locali, che chiedono una riduzione qualitativa e quantitativa della presenza militare nella zona, così da offrire nuove opportunità di lavoro al territorio. Ora il presidente della Regione potrà opporre un ricorso al Consiglio dei Ministri, per cercare di evitare la realizzazione di questa infrastruttura.

I componenti civili del Comitato hanno chiesto anche di concludere le esercitazioni militari nell'isola entro il 21 maggio, e non il 21 giugno, per farle poi riprendere dal primo ottobre e non dal 21 settembre. La proposta non è però stata approvata all'unanimità (come necessario per essere valida), quindi ora si attende il decreto del ministro per dare il via libera ai "giochi di guerra". Slitta invece a lunedì 20 la decisione sul rinnovo della servitù militare a Santo Stefano, nell'arcipelago di La Maddalena, visto che giovedì 16 è previsto un sopralluogo del Comitato, alla presenza del sindaco Angelo Comiti.



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