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Torregrande ovvero il degrado di una borgata marina

Di Antonio Deiola

Il racconto della situazione attuale nella borgata marina del comune di Oristano che dovrebbe essere un fiore all'occhiello e una porta verso le spiagge e le bellezze del Sinis e di tutta la provincia.

La borgata marina di Oristano è Torregrande, che si affaccia sul golfo e guarda il promontorio di Capo San Marco.  All'orizzonte, un paradiso di spiagge bianche, importante anche da un punto di vista storico e archeologico. Città romane, chiese, porti fenici, necropoli ma soprattutto i Giganti, enormi statue in pietra simboli di una civiltà sarda spesso trascurata e ancora tutta da scoprire. Torregrande dovrebbe essere il punto di partenza per chi vuole scoprire i tesori che la circondano e d'altra parte anche Oristano, che ha avuto un glorioso passato in epoca Giudicale, meriterebbe maggiore attenzione e cura. 

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Invece la borgata è ridotta ormai a poco più di una discarica.  Marciapiede divelti, erbacce, plastica, ferraglia e amianto ovunque.. Pulci, zecche, gatti e cani abbandonati, immondezzai e scarti edilizi dappertutto. Case abbandonate e muri scrostati.  Case che però si affittano e vendono a prezzi degni di Montecarlo o Portofino. La sera è desolante. perché anni fa i residenti, ostili alla movida che disturbava il loro sonno, specie nelle case in prima fila, protestarono vivacemente e imposero severe restrizioni alla musica nei locali. Certo poi cambiarono le mode, le abitudini, qualcuno optò per altri lidi. I frequentissimi controlli eseguiti con l'alcool test hanno poi scoraggiato la presenza soprattutto dei più giovani, che affollavano i locali del lungomare. 


Se ti giri intorno è tutto così precario, sufficiente, provvisorio e degradato. Aleggia nell'aria quasi un sentimento di resa! Siamo a giugno ma ancora si sta pulendo e sistemando qualche locale, qualche alloggio. In certi bar - da sempre -  i prezzi sono esorbitanti e hai quasi paura ad ordinare un caffè, perché si ha la sensazione di aver quasi disturbato chi gestisce dal torpore che lo affligge, come la calura estiva. Fai loro quasi un torto a spendere dentro il loca.e  Però poi a fine estate parte la gara del lamento, per l'ennesima stagione fallimentare..  E si trascinano fino al 16 agosto che qui sancisce l'inizio dell'autunno.... La stagione finisce così.  In qualsiasi parte del mondo, perfino nei paesi in guerra, un posto del genere sarebbe un salotto fiorito e ordinato dove poter fare tante cose. Invece qui è poco più di una discarica, ossia lo specchio di come siamo oggi! 

Foto: Flickr | Paola (© BY-NC-ND 3.0 IT)

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