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Nel Sud Sardegna ora il turismo è sostenibile

PulaRiconoscimento del GSTC, organizzazione delle Nazioni Unite, per i risultati dell'unione di cinque comuni dell'isola.

Il Sud Sardegna è la prima destinazione nel Mediterraneo ad essere sostenibile secondo i criteri fissati a livello mondiale. E' infatti l'unica, finora, ad aver completato l'“Early Adopter”, la valutazione del GSTC - Global Sustainable Tourism Criteria, che fissa gli standard internazionali per le destinazioni turistiche sostenibili. Il risultato è arrivato grazie al lavoro di una DMO (Destination Management Organisation), un'agenzia che si occupa dell'organizzazione di servizi logistici per il turismo vacanziero e il turismo d'affari, formata dai cinque comuni di Cagliari, Domus de Maria, Muravera, Pula e Villasimius. Il programma completato dai comuni sardi è stato gestito e valutato dalla ONG Sustainable Travel International (STI) e il risultato è tanto più importante visto che i criteri stabiliti da GSTC stanno diventando "una guida internazionale", come ha detto il suo direttore Kelly Bricker, che lo ha definito un "progetto di conservazione dell'identità naturale e di quella culturale, esattamente come sta succedendo nel Sud Sardegna".

Il report stilato dall'organizzazione con sede a Washington, che fa parte dell'Organizzazione mondiale delle Nazioni Unite per il turismo (UNWTO), ha individuato una serie di buone pratiche del gruppo di comuni, in paricolare per quanto riguarda l'accesso ai piani e regolamenti relativi al settore sui siti delle istituzioni locali, l'adozione di regole che consentano la rapida acquisizione di licenze da parte degli operatori, ma anche di una serie di programmi per favorire le produzioni locali, il consumo di prodotti del luogo e la promozione dei popoli del Sud Sardegna, delle loro radici e particolarità. Il tutto, durante un periodo di 10 giorni in cui uno specialista di produzioni sostenibili dell'STI ha incontrato i principali operatori sardi coinvolti nell'alleanza a cinque, per discutere di pianificazione turistica e del suo management, di sviluppo economico, coinvolgimento delle comunità e sfide dello sviluppo turistico sul territorio.

Il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, ha esaltato il riconoscimento ottenuto dal gruppo di comuni di cui è capofila, spiegando che "abbiamo protetto, invece che sfruttarli, la nostra storia fenicia, la nostra acqua e i nostri fenicotteri", dicendosi orgoglioso delle decisioni del GSTC. Il primo cittadino di Villasimius, Salvatore Sanna, ha invece sfidato i suoi partner ad andare oltre sulla strada della sostenibilità tracciata dai Criteria, spiegendo che “se seguiremo le raccomandazioni, il Sud Sardegna farà un salto in avanti. Abbiamo bisogno di una visione chiara rispetto al Golfo degli Angeli, e abbiamo bisogno su questo di parlare con una voce sola". Insomma, una ventata di ottimismo e positività, in un panorama turistico che negli ultimi anni per la Sardegna è stato in generale piuttosto negativo, e la speranza che puntare su ambiente e rispetto delle risorse naturali possa rilanciare l'isola come meta a livello internazionale.

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