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Dramma emigrazione in Sardegna: via il 28% dei laureati

Negli ultimi vent’anni oltre un quarto di coloro che hanno preso un titolo di studio superiore hanno spostato la propria residenza dall’isola alle regioni del Nord o l’estero.

La politica e una parte importante dell’opinione pubblica parla soprattutto di immigrazione, ma stando ai dati il vero dramma della Sardegna: secondo il rapporto dello Svimez appena presentato il 28% dei laureati sardi che hanno preso il titolo di studio dopo il 2000 hanno lasciato l’isola. Moltissimi anche i giovani oggi tra i 15 e i 34 anni che si sono trasferiti all’estero, in totale in tutto il centro sud Italia sono oltre due milioni, di cui 850mila non tornano indietro. Eppure la Sardegna si può anche dire “fortunata” visto che nonostante questo dato terribile di impoverimento culturale è messa meno peggio delle regioni del mezzogiorno, tutte sopra il 30% tranne la Campania.

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Il dato è in grande aumento e nel 2017 ad aver cancellato la propria residenza dalle regioni meridionali sono state 132mila persone, un quarto circa dei quali si sono trasferiti all’estero. Eppure la Sardegna è una delle regioni che hanno avuto il più alto tasso di crescita economica nel corso del 2018: il tasso dell’isola è stato dell’1,2%, meglio hanno fatto solo la Puglia (1,3%) e Abruzzo, con l’1,7%, mentre la Sicilia si è fermata allo 0,5% e la Campania ha avuto una crescita pari a zero.

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