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Da Stintino appello per l'archeologia siriana

AleppoL'ha lanciato la rappresentante dell'Unesco in Giordania ad un convegno nel centro del sassarese.

Un appello da Stintino per salvare il patrimonio della Siria, che rischia di essere distrutto o danneggiato dalla guerra civile in corso e da un possibile attacco esterno degli USA e dei loro alleati. L'allarme è stato lanciato durante un convegno sull'archeologia e i beni culturali che si è tenuto nei giorni scorsi nel paese sardo, da Anna Paolini, ambasciatrice dell'Unesco ad Amman, in Giordania, che al termine della sua relazione dedicata agli interventi di recupero del patrimonio giordano realizzati dalla sua organizzazione, ha lanciato un appello ai presenti in sala: "È importante che dal mondo archeologico e della scienza venga la solidarietà ai colleghi archeologi siriani che, in questo momento, stanno facendo del loro meglio per cercare di informare sui problemi che si stanno vivendo in quei luoghi. Dove stanno sparendo, per scavi illeciti o a causa dei bombardamenti, beni di inestimabile valore".

La Paolini ha invitato tutti i partecipanti a sostenere l'appello "verso l'intera comunità internazionale, perché il patrimonio archeologico, culturale della Siria è un patrimonio che appartiene all'umanità intera e merita di essere salvaguardato". La comunità di studiosi, insieme al sindaco di Stintino, Antonio Diana, che ha organizzato il meeting in collaborazione con il Centro studi sulla civiltà del mare, hanno subito risposto all'istanza della rappresentante dell'Unesco, scrivendo un documento con cui si è condivisa la preoccupazione per la distruzione e la perdita di una ricchezza storica unica.
Da Damasco ad Aleppo, da Palmira a Ebla, sono molti i gioielli artistici presenti nel paese mediorientale oggi martoriato dalla guerra: meta prediletta per gli amanti dell'archeologia è però Aleppo, detta 'la grigia'. Una delle più antiche città del mondo, abitata ininterrottamente dall'antichità e inserita appunto nel patrimonio Unesco, per gli innumerevoli siti archeologici e di interesse storico e artistico. Aleppo nel 2006 è stata nominata 'capitale culturale del mondo islamico': sono nove le porte di accesso alle mura della città, dove sono reperibili tracce di civiltà come quelle degli assiri, gli egiziani, greci, romani, bizantini, ebrei, arabi, turchi, persiani, mongoli.

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