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MIGRANTI: PROTESTA IN PIAZZA A CAGLIARI

Cpa Elmas

In piazza nel capoluogo 100 richiedenti asilo al momento ospitati nel Cpa di Elmas.

La Sardegna continua a far parlare di sé, per problemi legati all'accoglienza e al razzismo: oggi, un centinaio di richiedenti asilo politico hanno organizzato un sit-in per chiedere "libertà e documenti" davanti agli uffici della Prefettura, in viale Buoncammino, spostandosi poi tra Piazza Matteotti e Via Roma e ottenendo riscontri solo nel tardo pomeriggio, quando gli è stato concesso un incontro per discutere della loro situazione. 

La protesta è contro il prolungarsi della permanenza presso il Cpa (Centro di prima accoglienza) di Elmas, che già in passato ha visto rivolte, dove molti di loro si trovano ormai da oltre tre mesi. Molti arrivano dalla tragedia della Somalia ma anche da altri paesi in guerra: sono concordi nel denunciare le condizioni di vita nel Cpa e nel definire il centro "una prigione", dalla quale comunque possono uscire tutti i giorni fino alle 20, ma trovandosi in una posizione particolarmente isolata hanno difficoltà negli spostamenti.

Come successo nei giorni scorsi con il "caso" Kyengeanche questa volta la destra sarda approfitta per soffiare sul fuoco. In questo caso sono Salvatore Deidda, del direttivo regionale di Fratelli d'Italia Sardegna e Paolo Truzzu, portavoce Fdi della provincia di Cagliari, ad affermare che non c'è nessuna "giustificazione per aver creato disagi ai cittadini cagliaritani". Pur condividendo la protesta dei migranti "per l'atteggiamento lassista del Governo Letta - proseguono gli esponenti del movimento di destra - stigmatizziamo fortemente chi li illude che arrivando in Italia avranno diritto all'asilo politico o alla cittadinanza, e chi ritiene che i loro problemi siano risolti facendo entrare indiscriminatamente chiunque si presenti alle nostre frontiere''. 

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