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GLI ARABI INTERESSATI A SANT'ANTIOCO

Mare Sant'AntiocoSi va verso la creazione di una nuova Costa Smeralda nel sud - ovest della Sardegna.

Potrebbe essere Sant'Antioco la nuova mecca del turismo d'élite sardo, visto che un gruppo di imprenditori arabi sono intenzionati a investire un miliardo di euro per trasformarla in una "seconda Costa Smeralda". In particolare un emiro dei paesi dove il petrolio sgorga ancora a fiumi, il cui nome è ancora top secret, avrebbe espresso interesse per tre aree dell'isola sulcitana. Sarebbero lo spazio all'ingresso del paese che ha ospitato la Sardamag, fabbrica di magnesio ormai chiusa e ora da risanare e bonificare, l'area portuale e la zona della vecchia discarica di Palmas. Qui potrebbero sorgere strutture e resort che trasformerebbero Sant'Antioco in una zona di lusso, con la speranza che non si trasformi in un'altra "zona franca" di fatto che esclude i sardi.

"Quella attuale non e' che l'ultima di una serie di manifestazioni di interesse - ha sottolineato il primo cittadino Mario Corongiu - E' dal 2007 che si registra l'attenzione di potenziali investitori, peccato però che non si sia mai riusciti a risolvere il problema delle autorizzazioni e dei bandi". Il motivo sarebbe che la Regione, proprietaria dell'area, per poter "attrarre imprenditori deve fare dei bandi, ma ancora lo ha fatto". Un altro aspetto riguarda le autorizzazioni per gli interventi: "Ci sono dei tempi troppo lunghi - osserva il sindaco - è necessario, invece, che si intervenga rapidi, non è pensabile che per interventi di questo tipo si debba aspettare anni. E non vorrei che questa fosse la causa per far fuggire anche questi potenziali investitori". Insomma, le istituzioni, che sperano di veder uscire il loro territorio dalla grave crisi, non vedono l'ora che arrivino gli emiri, e chissà che stavolta non si riesca ad evitare il temibile "modello Briatore".

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