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Ferragosto in Sardegna: le 5 polemiche più calde

Le polemiche sotto l'ombrellone sono un grande classico sardo e italiano: vediamo quali sono i 5 temi "bollenti" del ferragosto 2016 appena trascorso.

A ferragosto, e più in generale d’estate, la Sardegna entra nelle cronache nazionali molto più di quanto non avvenga di solito, visto che molti “vip” e tanti cittadini scelgono la nostra isola per le vacanze. Purtroppo, non sempre la terra sarda viene ricordata solo per le sue meravigliose spiagge, città, paesi, tradizioni anche eno-gastronomiche e luoghi storici spesso inimitabili da visitare: sempre più spesso si accendono polemiche sui prezzi e la qualità dei servizi offerti a chi viene da fuori, ma in questo ferragosto si è parlato anche di riforma costituzionale, guerra e trasporti. Vediamo quali sono i 5 temi più dibattuti che riguardano la Sardegna in questa calda estate:

1) Prezzi e servizi per turisti e visitatori. Le polemiche ritornano puntuali ogni anno, sugli eccessivi prezzi delle strutture dell’isola, ma quest’anno sembrano più forti del solito. Si va dagli amanti della Sardegna che si sentono in qualche modo “traditi” dall’assenza, ad esempio, di connessioni Wifi in case affittate e luoghi pubblici, a coloro che contestano la Sardegna come prodotto di “marketing” tout court, negando l’eccezionalità dei suoi luoghi naturali e contestando un certo “snobismo” dei sardi verso chi viene da fuori. Come al solito, il problema sembra il tentativo di generalizzare un’esperienza personale, come fa (certamente in buona fede) il blogger Franz Vitulli: se probabilmente c’è del vero per quanto riguarda bar, ristoranti e altri locali pubblici, chi scrive potrebbe raccontare molteplici esperienze negative di utilizzo di internet in case, B&B e hotel in Danimarca, Croazia, Bosnia - Herzegovina, Francia e altri paesi. Quanto alle accuse di snobismo e scarsità di appuntamenti “fuori dalla Spiaggia” rivolta dall’esperto di marketing Frank Merenda, il nostro sito è qui a testimoniare le decine di eventi, sagre, concerti e manifestazioni varie sparse in tutta l’isola tra luglio e agosto.

2) Anche questa è una polemica che ritorna: quest’anno, come già successo in passato, il paladino dell’anticasta, il fondatore del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, ha trascorso il ferragosto su un lussuoso yacht attraccato in Sardegna: in particolare, secondo quanto riportato da molti media, il leader pentastellato avrebbe partecipato a un party esclusivo a Porto Cervo, sulla barca del re della simil pelle, Enrico De Marco (peraltro accusato sul web di aver delocalizzato le sue aziende in Cina), in compagnia di altri assoluti “vip” come, tra gli altri, il renzianissimo sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, l'Ad di Mondadori (e amico stretto di Berlusconi) Ernesto Mauri e il finanziere svizzero Sergio Mantegazza. 

3) Nel lontano Yemen, nel weekend di ferragosto si è avuta una nuova strage causata dalla coalizione guidata dall’Arabia Saudita, con almeno 10 bambini morti nella sola giornata di sabato scorso. Voi direte: che c’entra questo con la Sardegna? c’entra eccome, visto che le bombe assassine sono molto probabilmente tra quelle prodotte in una fabbrica tedesca di Domusnovas, e sono state inviate con almeno cinque spedizioni “segrete” dall’aeroporto (civile) di Elmas nei mesi scorsi. 

4) In tutto questo, l'agosto sardo vede anche il variegato mondo dell’indipendentismo accapigliarsi (e questa non è una novità) sul referendum, previsto per novembre, sulla riforma della Costituzione italiana architettata dal Governo Renzi e dalla sua maggioranza. Se pensate che a chi vuole una Sardegna indipendente non interessino le questioni di politica “italiana” vi sbagliate di grosso: decisamente a favore del No si sono schierati esponenti autorevoli di quel mondo, come Claudia Zuncheddu e Pier Franco Devias, mentre un’altra parte consistente degli indipendentisti ha creato un “Comitato per il non voto Italia, guidato da Bustianu Cumpostu, che vuole trasformare la consultazione sulla carta italiana in un “referendum per l’indipendenza della Sardegna”. Come? semplicemente disertando le urne in massa.

5) Infine, tra tante polemiche, quella che potrebbe essere una buona notizia. Se infatti, come IteNovas ha denunciato più volte, il problema principale della Sardegna, a parte la presunta mancanza di sagre e di connessioni internet, è quello dei trasporti interni e non, la promessa di ieri in conferenza stampa, a Roma, del Ceo di Ryanair Michael O'Leary di “riaprire la base di Alghero” se la privatizzazione dell’aeroporto nella città catalana dei prossimi mesi andrà a buon fine, sembra un piccolo segnale positivo, che vogliamo usare come voce di speranza in mezzo a tante polemiche a volte anche pretestuose, come lo sono spesso quelle estive.

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