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SUI RIFIUTI SICILIANI A OLBIA E' GUERRA

RifiutiScontro aperto nell'isola sui rifiuti provenienti dalla Sicilia, su cui gli indipendentisti di iRS (indipendèntzia Repùbrica de Sardigna )attaccano l'ex sindaco di Olbia Settimio Nizzi (Pdl), attuale presidente del Cipnes Gallura(Consorzio Industriale Provinciale Nord Est Sardegna). E' stato proprio Nizzi, infatti, a stipulareun contratto con la ditta Paradisi di Catania, che pagherà un milione di euro per il conferimento di 30mila tonnellate di liquami provenienti dalla discarica di Bellolampo (Palermo) nel depuratore di Olbia.

Operazione sulla quale aveva espresso forti riserve anche l'attuale sindaco del capoluogo gallurese, Carlo Giovannelli, secondo cui il contratto in questione contiene "lati oscuri e aspetti irregolari", e per questo è stato richiesto ufficialmente "che il percolato in partenza sia sottoposto a controlli da parte dell’Arpa Sicilia, e non di laboratori privati, subito prima che lasci il porto di Palermo, per stabilire la caratterizzazione del liquame e se possa effettivamente essere trattato dal nostro depuratore. Ripeteremo i controlli anche quando la nave attraccherà nel nostro porto industriale”. Il primo cittadino aveva emanato un'ordinanza che vietava l'arrivo dei rifiuti, che è stata però annullata dal Tar (Tribunale amministrativo regionale) sardo su richiesta della Paradisi.

Su questi argomenti, il presidente di iRS Gavino Sale ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Tempio Pausania, contro il tentativo di importazione sul territorio sardo di rifiuti, denunciando anche il tentativo di spostare i viaggi della nave Othello (che in una prima fase dovrebbe trasportare 3mila tonnellate di percolato) verso Porto Torres,bloccato "anche per la vigile attenzione della Commissione provinciale dell’Ambiente della Provincia di Sassari, convocata dal consigliere Gavino Sale". Gli indipendentisti richiamano le normative italiane ma soprattutto la sentenza 12/2007 della Corte Costituzionale, che ha confermato il divieto della extraregionalità per i “rifiuti urbani non pericolosi”, come sarebbero quelli provenienti da Bellolampo.

Il merito della questione sarà discusso al Tar l'8 maggio, intanto però gli oppositori, sindaco Giovannelli in testa, si preparano a presidiare le banchine del porto e tutta la costa gallurese, nel disperato tentativo di bloccare l'arrivo della Othello, con il commissario straordinario della discarica di Bellolampo, Marco Lupo, a precisare che le tonnellate di rifiuti stoccate nel sito sono "oltre 11mila", il che potrebbe significare l'arrivo in tempi relativamente brevi di almeno quattro "navi dai veleni" da smaltire sul territorio sardo.

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