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BADU 'E CARROS: IN SCENA HAROLD PINTER

NuoroI detenuti del carcere nuorese mettono in scena il celebre autore inglese.

 

Il carcere dovrebbe essere utile al reinserimento e al recupero nella società di chi ha commesso dei crimini: un concetto che nel nostro paese viene spesso dimenticato, ma che invece sembra ben presente a Nuoro, dove ieri i detenuti di Badu e’ Carros hanno messo in scena la “trilogia del consenso” di Harold Pinter.

Il progetto è stato realizzato dal servizio Operatori di Strada dell’assessorato ai Servizi Sociali, insieme alla direzione di Badu ‘e Carros e ai responsabili dell’area trattamentale; ad andare “in scena” sono stati i detenuti dell’area “sicurezza 3”, con l’obiettivo di “rafforzare e costruire attraverso la forma di comunicazione del teatro – dice una nota del comune di Nuoro - un legame continuo fra il mondo esterno e quello interno al carcere”.

Da gennaio scorso l’Operatore di Strada Pietro Era, regista della rappresentazione, “ha lavorato all’interno della struttura carceraria con i detenuti, introducendoli al mondo del teatro e trasformandoli in attori”. Uno strumento davvero utile, come dimostra ad esempio la storia di Aniello Arena, detenuto che ha imparato a recitare in carcere ed è diventato protagonista di film di successo come “Reality”, di Matteo Garrone, presentato anche al festival del Cinema di Cannes. La trilogia di Pinter è composta da “Il linguaggio della montagna”, “Il bicchiere della staffa” e “Party Time”, tutti scritti dal drammaturgo inglese premio Nobel nel 2005, a lungo anche sceneggiatore per il cinema. 

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