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In Sardegna un fondo per le emergenze meteo

L'isola è la seconda regione dopo l'Emilia-Romagna ad avere un simile strumenti per risarcire cittadini e imprese vittime di calamità naturali, per il 2016 sarà finanziato con un milione di euro.

La Sardegna è la seconda regione in Italia (dopo l'Emilia-Romagna) a dotarsi di un Fondo speciale per le emergenze meteo regionali, con una dotazione iniziale di un milione di euro, già previsto nella finanziaria 2015 per erogare, attraverso i comuni, contributi a privati e imprese danneggiati dalle sempre più frequenti calamità naturali. Il Consiglio regionale ha approvato, con circa 8 mesi di ritardo, il disegno di legge collegato alla finanziaria 2015, previsto per dotare l'isola di uno strumento permanente per far fronte ai danni provocati da eventi avvenuti a partire dal 18 novembre 2013, data della terribile alluvione provocata dal passaggio del ciclone Cleopatra. Ai privati potranno essere concessi contributi a fondo perduto (non veri e propri risarcimenti, come precisato dall'assessore all'Ambiente Donatella Spano nel suo intervento in Aula) per danni all'abitazione principale e a beni di prima necessità. Alle attività produttive, gli indennizzi saranno assegnati se non sono già previsti da specifiche leggi di settore.

Secondo il consigliere Pd Tendas la legge “colma un grave vuoto legislativo con una norma ben strutturata, superando la logica degli interventi ad hoc, fermo restando che il Consiglio dovrà comunque tornare su questi problemi forte delle esperienze fin qui maturate, anche se in circostanze negative, non ultime quelle legate alla gestione degli aiuti privati e di associazioni, rimasti bloccati per quasi due anni a causa di questioni burocratiche”. Critica l’opposizione, che ha presentato un emendamento, poi respinto, che prevedeva uno stanziamento di 20 milioni per il 2016. “Questo è un intervento di facciata- attacca il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis, - perché voi mi dovete spiegare come con un milione di euro pensate di venire incontro ai danni subiti dai privati sia alle abitazioni che ai beni delle attività produttive. Non si comprende la ragione per la quale non su abbia il coraggio e il senso di responsabilità di approvare una norma che dia garanzie per il 2016 di almeno 20 milioni di euro”.

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