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Fulmini record in Sardegna: 13mila nel 2015

Fulmini SardegnaLa rilevazione del Sirf dice che sono aumentati del 18,7 per cento rispetto all'anno scorso: le regole d'oro per evitare problemi nelle situazioni quotidiane.

Sono stati oltre 13mila, per la precisione 13mila 160, i fulmini caduti sulla Sardegna nei primi sette mesi del 2015. Sono dati di Sirf, il Sistema Italiano Rilevamento Fulmini ideato e di proprietà di Cesi-Centro Elettrotecnico Sperimentale Italiano: a livello italiano, i casi sono stati 408mila 831, per questo fenomeno atmosferico che comporta una serie di rischi per cui la struttura ha creato 20 “regole d’oro” per evitare problemi nelle varie situazioni quotidiane. Il fenomeno è in aumento nell’isola del 18,7 per cento, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: solo a luglio 2014 i fulmini erano stati 11.080. Il mese peggiore è Giugno, mentre in Sardegna negli ultimi 15 anni (2000-2014), sono caduti 350.295, fulmini su una superficie di 24.094 chilometri quadrati.

Tra le regole messe a punto dal Cesi, per evitare incidenti in caso di temporali, spegnere il televisore se ci si trova a casa, staccare la spina e l'antenna; evitare di venire a contatto con rubinetti o tubi dell'acqua e di fare la doccia o il bagno; non utilizzare apparecchi elettrici (ad esempio phon, ferro da stiro), non eseguire riparazioni elettriche a contatto e/o direttamente sull'impianto, e utilizzare il telefono solo in caso di urgenza. Se invece ci si trova in automobile, molto meglio chiudere finestrini, porte o portelli e non toccare parti metalliche o l'autoradio. L’auto è comunque un buon rifugio, essendo una gabbia metallica che conduce a terra la corrente tramite le gomme bagnate. Inoltre la poca distanza dalla macchina a terra è sufficiente a innescare un arco elettrico ricreando una messa a terra sicura.

In montagna invece, se si viene sorpresi da un temporale, cercare di scendere di quota o di trovare un rifugio chiuso (non sotto alberi o punte) ed evitare assolutamente le parti "ferrate" del percorso; se si rimane all'aperto restare in un luogo lontano da punte o alberi e assumere una posizione accucciata. Da tenere presente che la montagna, essendo a elevate altitudini, è un luogo molto esposto ai fulmini. Al mare invece è sconsigliato rimanere in acqua durante un temporale; se possibile non rimanere in spiaggia ma ripararsi in un luogo chiuso, oppure rimanere seduti o accucciati. Nel caso che il fulmine colpisca la superficie dell'acqua, che è un buon conduttore, la corrente si disperde investendo eventuali bagnanti. La spiaggia, inoltre, è un luogo aperto e piano in cui anche un uomo in piedi può fungere da "punta".

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