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Referendum: in autunno sulle basi in Sardegna

Referendum BasiLanciata oggi a Cagliari la proposta di una consultazione sulla presenza delle strutture militari nell'isola: servono 10mila firme che saranno raccolte il prossimo autunno.

Se ne parlava da tempo, ma ora è ufficiale, probabilmente sull’onda del risultato di domenica scorsa in Grecia. Il prossimo autunno, partirà la raccolta di firme per un referendum consultivo sulle servitù militari in Sardegna. Ne servono almeno 10.000 per indire la consultazione. Il comitato promotore ha annunciato nel corso di una conferenza stampa, che si è svolta stamane a Cagliari, di essere già al lavoro per l'elaborazione del quesito da proporre ai cittadini mentre dopo l'estate partirà la campagna di sensibilizzazione.

"Crediamo che il popolo sardo abbia il diritto di dire cosa pensa delle basi e dei poligoni militari. Le strutture militari sono state imposte 60 anni alla Sardegna fa e nessuno ha mai chiesto cose ne pensasse la gente", ha evidenziato l'esponente indipendentista Pier Franco Devias. "Al referendum sul nucleare (con il quale nel 2011 la Sardegna si e' espressa per oltre il 97 per cento contro l'atomo) hanno partecipato 900mila sardi", ha invece ricordato Bustianu Cumpostu di Sardigna Natzione che si è mostrato fiducioso sulla riuscita dell'iniziativa. L'avvocato Gianfranco Sollai ha inoltre spiegato che si sta lavorando per  allargare il comitato ai diversi movimenti e gruppi che si erano mobilitati per le battaglie contro il nucleare. Vedremo se oltre a questi pezzi del mondo indipendentista sardo convergeranno sulla proposta anche altri soggetti, e se la vasta opposizione popolare contro le strutture militari che sembra esserci parlando con le persone si tradurrà in mobilitazione e consenso elettorale.

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