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Marijuana: in Regione mozione per legalizzarla

Cannabis SardegnaPresentata da Gavino Sale vorrebbe aprire una discussione sulla regolamentazione della coltivazione in Sardegna, dove secondo i proponenti il 76% della popolazione tra 14 e 60 anni fa uso di Cannabis.

La Sardegna capitale della sperimentazione nella coltivazione di Cannabis? È quello che potrebbe accadere nel prossimo futuro, viste anche le condizioni climatiche dell’isola, se dovesse avere un seguito la mozione presentata in Consiglio regionale da Irs (indipendentzia Repubrica de Sardigna) con primo firmatario Gavino Sale, e sottoscritta anche da Sel, Sardegna Vera e alcuni consiglieri del Pd. Nel testo di legge infatti che "l'isola per ragioni geografiche e climatiche si presterebbe in maniera perfetta a un progetto di questo tipo", e si ricorda che "esperimenti analoghi sono in atto in alcuni paesi dell'America e dell'Europa".

In Sardegna - ha aggiunto Sale - si stima che i consumatori di cannabis siano il 76% della popolazione tra i 14 e i 60 anni. Per i proponenti questi cinquant'anni di divieti hanno "portato soltanto a speculazioni criminali, come per l'alcol nel periodo del proibizionismo". Con una regolamentazione della coltivazione, uso e mercato della marijuana, sostengono i firmatari della proposta, "ci sarebbero introiti per le casse della Regione che potrebbero essere utilizzate per scopi sociali e culturali". La mozione, considerata un primo passo verso un dibattito aperto che coinvolga istituzioni e cittadini, impegna la Giunta a portare avanti il progetto pilota e valutare la possibilità di istituire una unità di progetto alla quale partecipino rappresentanti dell'amministrazione competenti in materia (agricoltura, sanità, ambiente, bilancio e turismo).

Nella finanziaria 2015 approvata a fine febbraio dal Consiglio regionale è stata introdotta una norma che autorizza la Regione ad avviare un progetto sperimentale di coltivazione della canapa indiana in terreni inquinati da bonificare. Le aree candidate devono essere individuate dalla Giunta regionale, su proposta degli assessorati competenti e di Agris. Per le attività connesse alla sperimentazione, è prevista una spesa di 150mila euro l'anno dal 2015 al 2017. Come anticipato dall'assessore all'Agricoltura Elisabetta Falchi, la sperimentazione interesserà suoli altamente inquinati e inutilizzabili per scopi agricoli o di allevamento, anche per sfruttare l'elevata capacità della cannabis di assorbire materiali pesanti". Un’erba che quindi potrebbe essere destinata, come sperimentato in passato ad esempio in Puglia, alla bioedilizia o la produzione di olio, non certo per essere fumata come ipotizzano Sale e i colleghi, visto quello che contiene alla fine del processo cosiddetto di fotodegradazione,  che permette ad alcune piante erbacee a rapido accrescimento di assorbire inquinanti organici dal terreno. 

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