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Opere pubbliche: in Sardegna ci vogliono 4,6 anni

  • Scritto da Effe_Pi

Opere pubbliche SardegnaSecondo un rapporto della Svimez nell'isola i tempi sono lunghi ma nella media italiana, molto peggio fanno altre regioni anche del Nord.

In Sardegna ci vogliono in media quattro anni e 6 mesi per completare un’opera pubblica. Può sembrare un tempo lunghissimo, ma in realtà l’isola è nella media italiana, con poche regioni che faccio meglio ma molte, anche del Nord, che fanno peggio. La statistica viene dalla Svimez, che ha analizzato i tempi di attuazione e di spesa di circa 35mila opere pubbliche finanziate con misure della politica di coesione nazionale ed europea nel periodo 1999-2013, per un valore complessivo superiore ai 100 miliardi di euro. Non tutto comunque dipende dalla durata effettiva dei lavori, infatti spiega Svimez che "pesano fortemente sull'iter delle opere i tempi morti dovuti a blocchi amministrativi: in media occupano il 61% della durata complessiva, arrivando nella progettazione preliminare addirittura al 75%".

La Sardegna in questa classifica si piazza dietro all'Emilia Romagna, la più rapida, che completa un'opera in 3,8 anni (di cui 2,2 anni per la progettazione), seguita da Piemonte, Valle d'Aosta e Toscana (4,1 anni), Lombardia (4,3 anni), Trentino Alto Adige e Marche (4,4 anni). Tra le regioni del Mezzogiorno, la Calabria, con 4,2 anni è seguita dall'Abruzzo con 4,4 anni, la Sardegna con 4,6 (come il Veneto) mentre Campania, Puglia e Molise, con 4,9 anni si allineano all'Umbria e battono pure la Liguria (5 anni).  Le più lente sono la Basilicata, 5,8 anni, e la Sicilia, che impiega quasi 7 anni per completare un'opera pubblica, impiegandone oltre 5 solo per la progettazione e superando la media nazionale di 2 anni e tre mesi.

Se si va ad esaminare l'andamento del flusso di spesa – spiega ancora Svimez - le amministrazioni sia del Nord che del Sud peccano nelle previsioni: "in media dichiarano che inizieranno a spendere dopo 1,2 anni dall'inizio dei lavori, mentre in realtà i tempi raddoppiano e le spese diventano effettive solo dopo 2,5 anni. In più, alla chiusura dei cantieri resta ancora da spendere in media il 28% del costo totale dell'opera (per attività amministrative successive alla fine dei lavori); al Nord circa il 22%, al Sud oltre il 32%".