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REGIONALI: IN CAMPO MICHELA MURGIA?

No Trivelle ArboreaLa "Nuova" pubblica indiscrezione su un possibile futuro politico della scrittrice.

Potrebbe essere una candidatura della scrittrice Michela Murgia la sorpresa delle prossime elezioni regionali sarde, previste per il 2014. L'indiscrezione, che proviene da ambienti indipendentisti e dai movimenti di lotta sul territorio esistenti nell'isola, è stata pubblicata sull'edizione di oggi da "La Nuova Sardegna", che in realtà non cita nessun riferimento preciso ma accosta al nome dell'autrice di Accabadora gruppi politici come ProgRes e i comitati contro le trivelle o i radar. Sicuramente, la vincitrice del premio Campiello 2010 si è molto spesa al fianco dei comitati di cittadini che dalla "base" contestano le trivellazioni, le installazioni militari, le servitù e altre storture, spesso venute "da fuori", che molti cittadini sardi contestano.

Il dibattito su una sua possibile candidatura, che sicuramente sarebbe fuori da tutti i partiti, anche quelli della sinistra "classica", per guardare appunto a comitati e movimenti per l'indipendenza, infuria soprattutto sul web, dove Murgia è molto attiva. Sono in tanti a sostenerla tra gli aderenti a "Liberos", la comunità dei lettori sardi che su Facebook ha già totalizzato oltre 5mila "mi piace", ma leggendo i commenti ai post si capisce che la sua è una figura che scatena sicuramente forti reazioni, non tutte positive. A chi dice che averla presidente (e prima donna con questa carica) sarebbe "una vittoria per tutta la Sardegna", chi parla di "svolta positiva" per l'isola e chi si limita a un "la voterei", rispondono tanti che esprimono dubbi sulle competenze, che preferirebbero "politici seri" o esprimono dubbi sulla sua capacità di "fare squadra", ma non manca chi la vedrebbe bene in politica, magari in un inedito "ticket" con Renato Soru, nel ruolo di Assessore alla cultura e alla tutela del paesaggio.

Certo è che il movimento contro le trivelle, da lei animato, il 30 maggio ha ottenuto un grande successo, con la partecipazione di migliaia di persone a una pubblica assemblea tenutasi ad Arborea con la dirigenza della Saras, per discutere del "Progetto Eleonora" di ricerca del metano nell'area. Un dibattito andato avanti per sette ore, in cui moltissimi sardi hanno contestato il progetto della società di famiglia dei Moratti, e che proprio ProgRes afferma potrebbe essere ricordato "nei libri di storia sarda prossimi venturi come un momento simbolicamente decisivo". Non solo per il fatto in sé di discutere con gli interessati, ma soprattutto perché dimostra come la popolazione sarda possa far valere "l'integrità etica, prima ancora che economica e sociale, di un territorio, anche di fronte a un moloch, a un soggetto forte, fortissimo, come una grande multinazionale". Per gli indipendentisti c'è anche un aspetto politico, cioè l'assenza ad Arborea della "politica del Palazzo", dei grandi partiti tradizionali, accusati più o meno in blocco di avallare il progetto della Saras, dal Pdl al Pd fino a Soru e Cappellacci (che hanno rilasciato le autorizzazioni per il "Progetto Eleonora"). Secondo ProgRes la politica sarda in questa vicenda è rappresentata dall'attivista Paolo Piras e da Michela Murgia, quasi a confermare l'indiretto sostegno del movimento a una possibile candidatura della scrittrice.

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