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Cagliari: pulisce spiaggia dai rifiuti e viene multata

Spiaggia PiscinasÈ successo a un'archeloga che aveva rimosso i rifiuti a Piscinas e li ha gettati in un cassonetto a Cagliari non essendo residente in città.

Pensava di fare una cosa buona per l’ambiente, pulendo dai rifiuti la bellissima spiaggia di Piscinas, ma invece ha beccato una multa da 167 euro dal comune di Cagliari, dove aveva gettato la spazzatura. È successo all’archeologa Ilaria Montis, che lavora all’Università del capoluogo ma non è residente in città, che ha avuto la contravvenzione perché “non residente a Cagliari, conferiva all’interno dei cassonetti stradali buste contenenti rifiuti”. Una vicenda assurda, che invece di premiare una persona per l’impegno a rendere più decoroso un ambiente condiviso come quello della spiaggia la punisce con una multa, anche piuttosto pesante per una ricercatrice precaria.

Del resto, come spiegato anche in un’intervista ad Ecoblog dal comandante dei Vigili Urbani di Cagliari, Mario Delogu, in città ci sono regole chiare, che sono state ribadite in un intervento sui social network dallo stesso sindaco, Massimo Zedda. Il primo cittadino afferma che “Cagliari non può diventare la pattumiera della Sardegna” e soprattutto i cagliaritani “non possono e non devono pagare lo smaltimento di rifiuti prodotti da altri. Queste regole valgono nella maggior parte dei Comuni italiani e valgono anche a Cagliari, dove il servizio di controllo è attivo da tempo”. Zedda si dice dispiaciuto “perché nel caso specifico le intenzioni erano le migliori. Ma è giusto ricordare che per non pagare multe sarebbe stato sufficiente lasciare i rifiuti nei cestini dei chioschi presenti vicino agli accessi della bellissima spiaggia di Piscinas, gli unici percorribili creati apposta per proteggere le dune. L'altra possibilità sarebbe stata quella di portare i rifiuti nel proprio comune di residenza, dove si paga la Tari (tassa sui rifiuti)”.

Insomma, il tentativo di evitare che gli incivili abbandonino i rifiuti nelle strade di Cagliari, magari per non fare la differenziata nel proprio comune di residenza, questa volta si è ritorto contro una persona che invece ha dimostrato il massimo della civiltà. D’altronde, la Montis pur essendo residente nell’oristanese lavora nel capoluogo, quindi può essere comprensibile che getti i rifiuti nei cassonetti di Cagliari (probabilmente lo farà abitualmente quando è lì per lavoro) e portando all’estremo il ragionamento di Zedda, nessun turista (non essendo residente) potrebbe conferire i rifiuti che produce a Cagliari. Considerando il principio applicato dal comune valido, ma allo stesso tempo potenzialmente dannoso per le persone oneste, sarebbe forse opportuno che in questo caso le istituzioni cittadine riconoscano la situazione straordinaria, cancellando la multa e ringraziando la sfortunata protagonista dell’episodio (magari insieme al comune di Arbus), senza dare l’idea, già fin troppo diffusa nel nostro paese, che comportarsi con senso civico non porti al cittadino nessun vantaggio ma solo guai.

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