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A Capo Testa il nuovo parco marino sardo

  • Scritto da Effe_Pi

Punta Falcone GalluraAvviata la procedura per l'istituzione di una nuova AMP dal Ministero dell'Ambiente, che intanto chiede l'opinione dei cittadini sulla Strategia Marina.

La Sardegna avrà presto un nuovo parco marino a Capo Testa, come annunciato dal Ministero dell’Ambiente, che intanto chiede ai cittadini collaborazione per migliorare la sua strategia di tutela del mare. La notizia è stata data dal Ministro Gianluca Galletti in persona, che insieme a quella di Capo Testa – Punta Falcone, a pochi chilometri da Santa Teresa di Gallura, ha avviato l’iter per la creazione delle Aree marine protette del Conero, sul litorale adriatico presso Ancona, di Torre Calderina in Puglia sulla costa barese vicino a Bisceglie e di Capo Milazzo in Sicilia.

Per il titolare dell’Ambiente, le nuove AMP rientrano nel “vero tesoro italiano” che è la sua “grande bellezza e varietà naturale e paesaggistica, la suggestione del suo mare e delle sue coste” e integrarlo con “quattro nuove gemme significa innalzare il livello di protezione del nostro ambiente ma anche ampliare l’offerta del turismo sostenibile italiano con nuove mete di enorme interesse, capaci di stimolare iniziative e attività di crescita economica e occupazionale per queste aree, qualificando ulteriormente la proposta ambientale del sistema-paese”.

Nei prossimi giorni le regioni interessate, tra cui quella sarda, saranno convocate al Ministero, mentre le attività istruttorie di carattere scientifico e gli studi relativi alle aree interessate saranno svolte dall’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale). Intanto, sempre in collaborazione con l’istituto ambientale, il Ministero chiede aiuto ai cittadini con una Consultazione pubblica per attuare la Strategia Marina, direttiva europea che prevede di raggiungere entro il 2020 un “buono stato ambientale” in tutti i mari del continente. Nei prossimi mesi verranno avviati in quest’ottica dei programmi di monitoraggio, e proprio su questi e sul lavoro svolto finora si richiede l’opinione degli italiani: per esprimerla, è necessario collegarsi al portale della Strategia Marina, leggere le sintesi dei documenti tecnici e rispondere a un questionario ad hoc preparato dagli esperti ambientali al servizio dello stato.