IN Breve

Autunno in Barbagia 2019 a Belvì | 19 e 20 ottobre

Belvì, 19 e 20 ottobre 2019
Centro storico
Ingresso libero

I numerosi siti preistorici sono stati oggetto di molte fantasie popolari che ne hanno fatto le residenze di esseri fantastici protagonisti di molte leggende.

Così nacque la storia della bella fanciulla che creava tessuti d’oro nella caverna ai piedi del tacco calcareo di Pitzu de Pranu. Qui sono stati scoperti i primi insediamenti preistorici della zona che risalgono al Neolitico Medio (4000-3400 a.C., Cultura di Bonuighinu).

Il XIX secolo vide la costruzione delle ferrovie nell’Isola che rese più agevole le comunicazioni e gli scambi commerciali portando un certo benessere al centro. Tra il 1888 e il 1890 nei pressi dell’abitato venne costruita S’Arcu che risulta ancora oggi la più lunga galleria ferroviaria della Sardegna.

Oltre alla vendita di castagne, nocciole e noci una delle principali attività economiche del Novecento era rappresentata dal commercio di laterizi. Ancora oggi si possono visitare gli antichi forni con cui si producevano mattoni e tegole esportati anche in altri paesi della Sardegna.

Il patrimonio naturalistico è la grande ricchezza di Belvì. Il paese è circondato da stupendi boschi di nocciole, castagni e noci tra cui si incontrano alcuni splendidi esemplari secolari come il noce chiamato “sa nuje de tziu Pili” e gli enormi alberi di castagno in località Nerca.

Le incantevoli vallate sono ricoperte da una florida vegetazione e dalle colture di alberi da frutto. A circa un chilometro a nord del paese si trova la bellissima Valle di S’Iscara che si sviluppa sul terreno umido e fertile dove scorreva l’omonimo corso d’acqua, mentre a nord-est, sul confine con Desulo si trova il pianoroformato dal fiume Occile.

Secondo le leggende popolari qui abitano esseri fantastici come il Maschinganna, che si diverte a spaventare con voci o suoni chi si avventura nelle foreste dove risiede, e le Gianas (fate/streghe) che di giorno tessono con fili d’oro rinchiuse nelle loro case scavate nella roccia e di notte vagano per le selve dove ballano e svolgono i loro rituali.

Tra questi affascinanti paesaggi si snoda il percorso della linea ferroviaria Mandas-Arbatax del Trenino verde. La linea turistica propone agli amanti della natura un viaggio nel passato lungo le ferrovie dell’Ottocento che attraversano arditi percorsi tra le montagne. Nel 1921 lo scrittore inglese D.H. Lawrence, nel suo libro di viaggio Mare e Sardegna, la descrisse così: «È una strana ferrovia … Sfreccia su per le colline e giù per le valli attorno a curve improvvise con la massima noncuranza».

Il suggestivo centro storico di Belvì conserva un intricato percorso di ripide stradine su cui si affacciano le tipiche case dell’architettura barbaricina: costruite in conci di pietra su più piani da cui spuntano i caratteristici balconi in legno.

Programma di Autunno in Barbagia 2019 a Belvì:

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