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Secessionisti: anche un sardo tra gli arrestati

Tanko secessionistiTra i 24 fermati nell'inchiesta sull'"Arsenale" veneto anche l'ex ministro dell'agricoltura della Repubblica di Malu Entu.

Era stato il ministro della “repubblica” di Malu Entu, sita sull’isola di Mal di Ventre, nell’area marina protetta del Sinis, ed è stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta sui “secessionisti” veneti che ieri ha portato a 24 fermi. Si chiama Felice Pani, ha 54 anni ed è di Terralba, proprio come il leader di “Meris” Salvatore "Doddore" Meloni, l’indipendentista che ha inventato la repubblica sulla piccola isola del Sinis. Pani era un tranquillo commerciante di frutta e verdura fino all'estate del 2008, quando salì per la prima volta agli onori della cronaca per la partecipazione all'occupazione di Mal di Ventre, ricoprendo in seguito la carica di ministro dell'Agricoltura.

Pani finì poi assieme a Meloni in Tribunale. L'accusa non parlava però di secessione o attentato all'integrità dello Stato, ma solo di danneggiamento ambientale per i rifiuti abbandonati nell'isola. Ora il commerciante, da tempo distante da Meloni (anch’egli indagato ma non fermato, gli sono state perquisite casa e ufficio) ma ancora fedele alla causa secessionista, è coinvolto nell’inchiesta sull’”Arsenale” dei veneti, che in un capannone abbandonato in provincia di Padova tenevano tra le altre cose un “Tanko”, un carro armato fatto in casa utilizzando un trattore.  

A colpire questa rete secessionista sono stati i carabinieri del Ros guidati dal generale Mario Parente, che ha definito gli esponenti dell'Alleanza "velleitari ma pericolosi", gente che al telefono parla della necessità di passare dalle parole ai fatti, "caricando i candelotti di dinamite" e instaurando un "clima di terrore" e che allo stesso tempo teme le conseguenze delle proprie azioni, perché "la gabbia (la prigione) non è proprio che sia l'obiettivo". Rivoluzionari che arrivano all'aeroporto di Linate dalla Sardegna per andare alla riunione fondativa dell'Alleanza tra secessionisti di Veneto, Lombardia e, appunto, dell’isola, ma rimangono bloccati perché senza patente.

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