Logo

GRILLO E I CASSERI D'ITALIA

Quanti sono i Casseri d’Italia? Centinaia? Migliaia? Dove vivono? Non lo sa nessuno. Nemmeno Beppe Grillo, o di sicuro non lo scrive.

Casate, hinterland milanese, 16 maggio 2013. Sono 14 i colpi esplosi stamattina da Davide Spadari, che all’alba ha ucciso in un bar di Casate i suoi datori di lavoro. Le vittime, Rocco e Salvatore Brattalotta, padre e figlio, rispettivamente di 47 e 22 anni, erano titolari di un'impresa di carpenteria in ferro. I due sono stati raggiunti da numerose pallottole alla testa e al torace, l’omicidio è avvenuto nel bar dove i tre erano soliti prendere tutti i giorni un caffè insieme, prima del lavoro.

Bologna, 16 maggio. La Polizia ferma un accoltellatore seriale. Si tratta di un 45enne originario della provincia di Napoli, che la settimana scorsa, al culmine di una discussione per futili motivi, ha colpito ripetutamente all’addome un conoscente, poi ricoverato d’urgenza all'ospedale Sant'Orsola e ora vivo per miracolo. L’uomo nel 2007 era stato arrestato per tentato omicidio dalla squadra mobile della città felsinea, dopo aver sferrato due coltellate al cuore di un ragazzo.

Roma, 16 maggio. Il fodero del coltello trovato a circa sette metri dal corpo agonizzante di Alessandra Iacullo, 30 anni, assassinata il 2 maggio scorso a Dragona con una serie di coltellate, è di Mario Broccolo, 50 anni, già sotto accusa per l’omicidio. Il fodero è stato riconosciuto dalla persona che regalò l’arma a Broccolo. In passato, tra l’uomo e la Iacullo c’è stata una relazione stabile.

Fin qui la cronaca odierna. Ma c’è di più.

Firenze, 13 dicembre 2011. Gianluca Casseri, 50enne simpatizzante dell’organizzazione di estrema destra CasaPound, apre il fuoco con una .357 Magnum al mercato di piazza Dalmazia, alla periferia nord della città, e nel pomeriggio nuovamente al mercato di San Lorenzo. A cadere a terra senza vita sono due migranti senegalesi, Diop Mor e Samb Modou, morti sul colpo. Erano venditori ambulanti che frequentavano abitualmente la zona.

In tutti questi casi, e in particolare nell’ultimo, non risultano prese di posizione simili a quelle che in questi giorni si vedono su giornali e blog tra i più letti d’Italia (e relativi commenti). Anzi, si sono visti in campagna elettorale episodi di empatia tra i candidati di MoVimenti nuovi di zecca e quelli che da anni celebrano l’apologia di fascismo. Coccolati e riveriti, sembra che questi ultimi fruiscano anche del 5 per mille, che per legge dovrebbe essere riservato alle organizzazioni di volontariato sociale, non certo ai movimenti politici che si presentano alle elezioni. L’accusa è contenuta in un’interrogazione parlamentare presentata da Sel al presidente del Consiglio, al ministro dell'Interno e al ministro dell'Economia. “I militanti di CasaPound, negli ultimi anni in varie località del Paese - si legge - sarebbero stati al centro di numerosi casi di cronaca di violenze ai danni di minoranze etniche e religiose, reati contro il patrimonio, e possesso illegale di armi”. CasaPound, pur essendo formalmente costituita come un'organizzazione di promozione sociale “si è già presentata più volte a tornate elettorali quale partito politico con un proprio simbolo: 'la Tartaruga'”. Nonostante la sua natura ‘politica’, però, “CasaPound ha possibilità di beneficiare delle donazioni del 5 per mille riservate al sostegno delle organizzazioni non lucrative e associazioni di promozione sociale”.

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.