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Sardegna tra le mete principali del bracconaggio

Trappola uccelliSecondo il comitato Cabs negli ultimi mesi nell'isola sono state smantellate oltre 7mila trappole per uccelli.

La Sardegna è una delle principali mete del bracconaggio internazionale contro gli uccelli. È quando sostiene il Cabs (Committee Against Bird Slaughter – Comitato contro l’uccellagione), organizzazione internazionale per l'intervento e l'azione diretta fondata nel 1975. Il Comitato ha portato avanti due campagne di volontari negli ultimi mesi nell’isola, scoprendo oltre 7mila trappole per pennuti: in particolare, nel periodo natalizio (dal 26 dicembre al 5 gennaio), gli attivisti avrebbero trovato e distrutto 990 trappole per uccelli e 59 destinate ai cervi e cinghiali. Un bracconiere è stato arrestato dopo essere stato filmato mentre maneggiava trappole illegali e uccelli protetti che aveva ucciso.

Considerando anche le operazioni che i volontari del Cabs avevano compiuto nei mesi precedenti, sono state smantellate in totale 7mila 746 trappole. Il bilancio per l’isola è pesante, visto che a livello internazionale, in tutto, gli attivisti hanno rimosso nel 2013 28mila trappole e denunciato 80 bracconieri. Oltre a quelli considerati i “siti storici del bracconaggio”, come Brescia, Cipro, Malta e Francia, è stata avviata una nuova campagna in Libano insieme al Lebanon Eco-Movement, nuove operazioni sullo Stretto di Messina e collaborato con il coordinamento Tutela Rapaci Sicilia per la sorveglianza dei nidi delle aquile di Bonelli. I volontari hanno “sorvegliato i passi migratori delle Marche durante i fine settimana di ottobre e iniziato a colpire seriamente i bracconieri valenziani che trappolano nei paranys”. Insomma, un'attività a 360 gradi contro la caccia, specie quella illegale, che interessa pesantamente anche la Sardegna, come già denunciato, tra gli altri, dalla Lipu (Lega Italiana Protezione Uccelli).

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