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IMPASTATO: SIMBOLO ANCHE IN SARDEGNA

  • Scritto da Effe_Pi

Sono passati 35 anni dalla morte di Peppino Impastato, ma di sicuro per una volta gli italiani (e i sardi), o almeno quella parte di loro che ha fatto della lotta alla criminalità e la difesa delle proprie idee una bandiera, non hanno dimenticato. 

A Peppino, diventato nel corso degli anni un simbolo di antimafia, coerenza e onestà, sono stati dedicati film, canzoni, centinaia di circoli politici e numerose strade e intere zone di città. 

Impastato, che veniva da una famiglia mafiosa ma fin da giovanissimo si era dissociato, fino a rompere col padre, fu assassinato il 9 maggio 1978 nel corso della campagna elettorale per le elezioni comunali di Cinisi, il suo paese in provincia di Palermo, alle quali si era candidato con la lista di Democrazia proletaria. I mafiosi inscenarono un attentato per tentare di distruggerne anche la memoria, cercando una volta per tutte di fargli pagare l’attività di denuncia giornalistica e politica che aveva portato avanti per dieci anni. Il mandante dell’omicidio, ormai storicamente accertato, fu il potente boss Gaetano Badalamenti, che non tollerava di avere a “cento passi” appena un così fiero nemico.

La memoria di Peppino Impastato resta viva e fortissima anche in Sardegna, in particolare negli ambienti di sinistra ma non solo: ad esempio, nel 2009 è stata dedicata alla sua memoria, a Cagliari, l'area “Grandi Eventi” del parco di Monte Claro, anche in risposta a quanto avvenuto pochi giorni prima a Ponteranica, comune in Provincia di Bergamo, dove il sindaco leghista aveva fatto rimuovere la targa di una biblioteca dedicata all'attivista siciliano. Anche il comune di Sennori gli ha intitolato una via, nel 2011 mentre oggi, come già negli ultimi anni il 9 maggio, si è celebrata a Cinisi la “Marcia dei sindaci” con la partecipazione di oltre 100 primi cittadini da tutta Italia.