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A Cagliari storica sentenza, Tunisia paese non sicuro per i migranti

La decisione dei giudici sull'espulsione di un giovane cui era stata bocciata la richiesta d'asilo, nel paese nordafricano rischio di torture.

Nel giorno in cui il sindaco di Porto Torres annuncia di voler accogliere i profughi della nave di Sos Mediterranèe Ocean Viking, diretta in Francia, il Tribunale di Cagliari  ha accolto il ricorso di un migrante a cui era stata bocciata la richiesta d'asilo stabilendo che nel suo Paese, la Tunisia, non sarebbe al sicuro.

La vicenda risale al 13 ottobre, quando la Commissione territoriale sulle richiesta di asilo aveva rigettato la sua richiesta di protezione internazionale e il giovane, che ha riportato una condanna definitiva in Italia, aveva fatto ricorso in tribunale per non essere riportato in Tunisia.  

I giudici infatti ricordano anche la diffusione delle pratiche di tortura e il fatto che l'Italia sia già stata "condannata in passato in relazione all'espulsione verso la Tunisia di un suo cittadino per la violazione dell'art. 3 della Corte europea dei diritti dell'uomo". Nel decreto viene sottolineato che "attualmente anche l'argine, costituito dalla magistratura, agli arresti illegali e alla detenzione cautelare abusiva, è indubitabilmente indebolito dal regime del presidente Saied".

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